Le conseguenze del chiarimento di Alfano

La scelta di campo compiuta da Angelino Alfano puntando in Sicilia sul candidato indicato da Leoluca Orlando e dal Partito Democratico, costituisce un chiarimento politico di portata nazionale. Scioglie il nodo che sembrava impossibile da risolvere sulla collocazione di un partito che era nato come una costola del centrodestra e aveva appoggiato i governi di sinistra dell’attuale legislatura non per scelta di campo ma per senso di responsabilità nei confronti del Paese. La decisione di Alfano in Sicilia fa cadere ogni giustificazione sul senso di responsabilità e rende evidente come Alleanza Popolare, diretta discendente del Nuovo Centrodestra, punta a realizzare una alleanza con la sinistra del Partito Democratico destinata ad andare oltre la contingenza delle elezioni regionali siciliane e a protrarsi nelle prossime elezioni politiche e in tutta la legislatura successiva.

Si può discutere sulle ragioni di questa scelta. Ma non si può non prendere atto che la mossa di Alfano libera in un colpo solo il tavolo della politica nazionale da una serie di incognite che fino ad ora apparivano imperscrutabili. La prima riguarda il centrodestra, che d’ora in avanti non deve più discutere al proprio interno se deve allargare o meno l’alleanza ai centristi alfaniani. Il fantasma del figliuol prodigo ha aleggiato per mesi sull’area moderata creando ombre sui rapporti tra Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Oggi questo fantasma è definitivamente scomparso. E l’alleanza tra Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e centristi antialfaniani può finalmente consolidarsi diventando la vera alternativa sia al P ed ai suoi satelliti che al Movimento Cinque Stelle.

A sinistra, invece, il chiarimento di Alfano produce l’effetto opposto al ricompattamento del centrodestra. Rende evidente che tra centristi e sinistra radicale Matteo Renzi punta sui primi e provoca automaticamente la definitiva rottura del fronte progressista da parte degli ex scissionisti di Bersani, Speranza e D’Alema. Alfano, in sostanza, cancella ogni ipotesi di area larga della sinistra o di resurrezione della formula dell’Ulivo rendendo definitivamente invalicabile il confine tra il partito di Renzi e le forze anti-renziane. Berlusconi e Grillo ringraziano. Grazie ad Alfano si torna al bipolarismo: il loro!

Aggiornato il 29 agosto 2017 alle ore 17:26