A Roma volano asini molto onesti

È passato quasi un anno dall’elezione a sindaco di Roma della grillina Virginia Raggi, tuttavia i cittadini della Capitale non hanno ancora sperimentato i grandi benefici promessi da quel partito degli onesti diretto dal Líder Máximo Beppe Grillo. Un movimento formatosi alla scuola di un comico genovese che, attraverso lo strumento propagandistico dei suoi spettacoli itineranti, continua a raccontare - con argomenti che in verità nel tempo tendono assai spesso a contraddirsi, come nel caso dei vaccini - ai suoi sostenitori in delirio che gli eletti a Cinque Stelle cambieranno l’Italia fino all’ultimo bottone, così come scrisse Vladímir Vladímirovič Majakóvskij all’indomani della rivoluzione bolscevica.

Ciononostante la Città Eterna, a giudicare da quel che emerge da molti reportage giornalistici e dalla crescente esasperazione dei sui abitanti, appare letteralmente sommersa dai rifiuti. Una condizione a cui i pentastellati, a cominciare dalla stessa Raggi, cercano di mettere una pezza facendo il giro delle televisioni e accampando ragioni talmente contorte da far impallidire la famosa supercazzola cinematografica. Sotto questo profilo, mi ha colpito la compiacente intervista realizzata dalla brava Myrta Merlino al grillino Danilo Toninelli. Proprio in merito alla catastrofe di una Roma trasformata in una discarica a cielo aperto, l’esponente pentastellato ha sostanzialmente riconosciuto le difficoltà dell’attuale giunta nell’affrontare il colossale problema, ma egli ha tenuto a sottolineare la diversità degli attuali amministratori, definiti da costui di provata buona fede, onesti e pieni di entusiasmo. Entusiasmo che, vorrei ricordare al buon Toninelli, nel caso dell’Ama - l’azienda municipale che si occupa della raccolta, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti - è sfociata all’inizio dell’anno in un generoso e generalizzato aumento di stipendio per dirigenti e salariati, eliminando addirittura le decurtazioni del 7 per cento, decise nel 2014, ai danni dei manager.

Una cuccagna a Cinque Stelle la quale, come ampiamente riportato dalla stampa nazionale, ha riguardato molti altri settori della sterminata amministrazione capitolina. Ma tutto questo, evidentemente, rappresenta solo un incentivo al cambiamento promesso da Virginia Raggi e la sua onesta giunta. Il resto, come quest’ultima ha cercato di spiegare nel salotto di Bruno Vespa, si vedrà nel medio e lungo periodo. Lungo periodo che, parafrasando un famoso detto di John Maynard Keynes, vedrà gli attuali romani tutti morti sotto montagne di spazzatura.

Aggiornato il 15 maggio 2017 alle ore 15:13