Le ragioni di una rivista culturale del centrodestra liberale

Non è solo l’amore per la vecchia carta stampata ad aver spinto ad affiancare all’edizione quotidiana on-line de “L’Opinione”, che da oggi appare totalmente rinnovata nella sua struttura e nel suo disegno grafico, una edizione periodica cartacea destinata agli approfondimenti e alle riflessioni sui grandi temi del tempo presente.

A premere per dare vita a questa iniziativa ha contribuito soprattutto la considerazione che oggi come mai in passato è assolutamente necessario uno strumento in grado di risvegliare e rinforzare l’identità culturale e politica di quanti credono nei valori della democrazia liberale. Non sappiamo se le prossime elezioni politiche si svolgeranno nel prossimo autunno o nella primavera del prossimo anno. Abbiamo fin troppo chiaro, però, che la posta in palio non sarà la vittoria di questo o quel partito ma il successo di una delle diverse visioni del tipo di società da perseguire per condurre il Paese da una crisi che rischia di gettarlo nel baratro di un declino senza fine.

Le visioni in competizione sono solo tre. La prima è quella che prevede come soluzione della crisi la scorciatoia autoritaria e personalistica dell’“uomo solo al comando”, scorciatoia già sperimentata in passato con effetti assolutamente devastanti. La seconda è quella che punta non ad uscire dalla crisi, ma ad acuirla per dare vita a una società livellata all’insegna dell’egualitarismo pauperista in cui il lavoro venga reso inutile dall’assistenza generalizzata e il merito, le competenze e le capacità cancellate in quanto fattori di diversità.

La terza è quella democrazia liberale come unica strada per uscire dalla crisi. Che è più faticosa e difficile di quella della scorciatoia autoritaria e personalistica e che è la sola e unica alternativa a quella della società egualitaria all’insegna della povertà e della ignoranza livellatrice.

Per questo serve una rivista culturale dell’area liberale del centrodestra. Per avere uno strumento in cui ribadire con forza che solo i valori della libertà, del merito e della competenza possono consentire di uscire dalla crisi evitando i pericoli di derive autoritarie o di regressioni medioevali ammantate da nuovismo tecnologico. E, soprattutto, per dare consapevolezza identitaria a quella maggioranza del Paese che si riconosce nei valori della democrazia liberale e non vuole consegnare il proprio futuro e quello dei propri figli nella mani degli avventurieri e degli ignoranti.

Da oggi “L’Opinione” quotidiano e “L’Opinione” rivista iniziano la battaglia entro il centrodestra e dentro Forza Italia per contribuire a vincere le prossime elezioni all’insegna della libertà, del merito, della competenza, cioè degli unici fattori che la storia ha dimostrato essere capaci di produrre sviluppo e benessere per tutti.

Aggiornato il 04 maggio 2017 alle ore 19:33