Un Italicum corretto non può fare miracoli

Adesso che si è avuta la dimostrazione inequivocabile che al ballottaggio i voti del centrodestra senza rappresentanza vanno al Movimento Cinque Stelle e non al Partito Democratico mentre quelli dei grillini finiscono nell’astensione, molti pensano che l’unica strada per impedire a Beppe Grillo e compagnia bella di conquistare il governo del Paese sia la modifica della legge elettorale. Matteo Renzi afferma che la correzione dell’Italicum non è all’ordine del giorno. Ma la sua non è una chiusura affatto perentoria. Al contrario, appare una sorta di apertura implicita ad una iniziativa di modifica della legge proveniente dal Parlamento ed a cui il Governo non possa in alcun modo opporsi.

Si tratta, in sostanza, di cambiare l’Italicum eliminando il premio alla lista ed il ballottaggio. In pratica dare vita ad una legge elettorale che renda impossibile al Movimento Cinque Stelle di vincere le elezioni ed entrare a bandiere spiegate dentro la stanza dei bottoni di Palazzo Chigi.

Ma chi pensa che basti ritornare al premio di maggioranza alla coalizione per relegare i grillini in un condizione di perenne opposizione compie un errore grossolano. Perché un Italicum corretto può aiutare ma non può risultare determinante se le forze politiche tradizionali non riescono a strappare ai grillini l’iniziativa politica e non riescono a rigenerarsi fino a tornare credibili ed affidabili agli occhi dell’opinione pubblica del Paese.

L’osservazione vale per il Partito Democratico, che registra oggi come il renzismo sia la parte terminale della propria crisi e non la soluzione capace di assicurare la sopravvivenza ed un futuro sicuro. Vale ancora di più per tutti i “cespugli” di un centro che ha completamente esaurito ogni residuo di ruolo politico ed è condannato ad auspicare il ritorno ad un bipolarismo tradizionale destinato a polverizzarlo definitivamente. E vale infine, ed a maggior ragione, per un centrodestra che non ha solo un problema di leadership ma ha soprattutto un problema di classe dirigente che se non riesce ad emergere in forma nuova e credibile trascina a picco l’intera area condannandola alla marginalizzazione definitiva. Al momento la forza del Movimento Cinque Stelle è data dalla debolezza estrema dei suoi avversari e competitori. Modificare l’Italicum può essere utile, ma non sarà una nuova legge elettorale a ridare vita agli zombi!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:06