“Scossa” in bolletta, a pensar male...

Martedì scorso i centralini e il sito internet dell’Enel, carrozzone diretto dal renziano Chicco Testa, sono andati letteralmente in tilt, subissati da una valanga di proteste provenienti dal parco buoi dell’utenza.

In breve è accaduto che con la nuova bolletta, soprattutto per ciò che concerne il cosiddetto Servizio di Maggior Tutela - quello regolato dall’Autorità pubblica per intenderci - i malcapitati utenti hanno trovato un amarissimo uovo di Pasqua, con aumenti tariffari a dir poco vertiginosi. Esaminando le fatture di alcuni cittadini che ci hanno contattati, depurando le relative bollette da eventuali differenze nei consumi registrati, abbiamo notato una crescita inspiegabile della quota energia, con aumenti che superano il 40 per cento. Mentre per ciò che concerne le quote fisse, tra le quali è comparsa una nuova voce detta “Spesa per il trasporto e la gestione del contratto” (sebbene un operatore interpellato ha spiegato che si tratta solo dello scorporo di un costo già presente in precedenza), i costi per la clientela sono lievitati di un buon 25 per cento.

Ora, lo stesso Chicco Testa a fine 2015 aveva già messo le mani avanti preannunciando un ritocco tariffario stile Superciuk - il ladro di un famoso fumetto degli anni Settanta che rubava ai poveri per dare ai ricchi - a vantaggio dei consumi più alti. Tuttavia, se quel che si trova nella nuova bolletta Enel - con un ridicolo allegato esplicativo che non spiega un tubo e consiglia di collegarsi al sito Internet per maggiori delucidazioni - non è frutto di errore, ci troviamo di fronte ad una sorta di ecatombe tariffaria, con buona pace dei gonzi e degli sprovveduti che ancora prendono per buone le favole sulla deflazione. Non solo, dato che trattasi di oneri regolati dalla mano pubblica, possiamo tranquillamente parlare di una vera e propria mazzata sotto forma di tassazione implicita. Tassazione implicita la quale, ovviamente, determina un poderoso effetto trascinamento anche a vantaggio dell’Erario, visto che abbiamo anche sull’energia elettrica l’Iva più alta d’Europa.

A pensar male si farà peccato, ma nell’Italia dei miracoli in salsa fiorentina ci si azzecca sempre. Sotto questo profilo, il sospetto che tutto ciò serva a tacitare i mal di pancia dei vari gestori a causa del contestatissimo Canone Rai in bolletta mi sembra più che fondato. Anche perché l’operazione verrebbe totalmente finanziata dal consumatore finale, senza far sporcare le mani al Governo che “abbassa” le tasse d’Egitto.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:59