Anno giudiziario tra   geremiadi e dati celati

Geremiadi di repertorio e dati nascosti. Qua e là nelle pieghe di relazioni monumentali per lunghezza, ma non di certo per chiarezza e trasparenza. Da anni l’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione nel fine settimana di fine gennaio è ridotto a questa farsa. Quest’anno c’è l’aggravante che i dati più importanti li hanno rivelati prima degli ermellini e dopo l’intervento del ministro Andrea Orlando in Parlamento pochi giorni orsono i massimi vertici del Partito radicale, leggi Rita Bernardini, esperta del settore più di qualunque consulente in toga distaccato dal Consiglio superiore della magistratura a via Arenula.

Al primo presidente della Cassazione, Giovanni Canzio, non restava che buttarla in politica intervenendo di nuovo nel dibattito sull’utilità del reato di clandestinità introdotto un po’ alla “cazzo” dalla legge Bossi-Fini e sulla prescrizione. Che per chi è abituato a condurre nel penale e nel civile processi di durata pressoché biblica è sempre troppo breve.

Tutto il resto è noia e casta in toga. Non una parola sul milione di procedimenti contro ignoti ancora pendente sul penale o sui quasi quattro milioni di vecchi processi del civile a rischio di legge Pinto. D’altronde, anche i risarcimenti di quest’ultima sono ormai pagati con più di cinque anni di ritardo, mentre l’accesso al diritto di venire risarciti è stato limitato dalle ultime trovate di Padoan nella Finanziaria. L’Italia di sempre, quella che innalza il livello di tollerabilità burocratica dell’atrazina per risolvere i problemi ambientali, è sempre in agguato.

Non una parola o quasi neanche da parte del procuratore generale Pasquale Ciccolo sul problema trattato tre giorni orsono dal Csm e mandato in onda da Lorena D’Urso su Radio Radicale, ossia i 1600 giudici distaccati fuori ruolo, alcuni da decenni, tutti imboscati presso ministeri, Presidenza del Consiglio, organismi esteri come l’Onu o la Corte costituzionale. Ogni 8mila magistrati che lavorano al proprio posto ce ne sono altri 1600, un quinto, che fanno altro. Però chiedono la prescrizione lunga perché nella vulgata che diffondono tramite i propri corifei da talk-show la colpa sarebbe sempre degli avvocati che fanno ostruzionismo.

 

@buffadimitri

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:58