Caso Sandro Bondi,  l’onestà ed il rispetto

Nessuno può mettere in discussione l’onestà personale di Sandro Bondi. E, quindi, ha perfettamente ragione l’ex fedelissimo di Silvio Berlusconi quando si adonta per la fotografia che ritrae una busta sul suo banco senatoriale e per le illazioni malevole secondo cui al suo interno ci sarebbero i “trenta denari” del suo “tradimento”.

Purtroppo la malevolenza è diventata dominante all’interno di una società in cui il pensare male non solo non è più considerato un peccato ma è diventato addirittura il modo più sicuro ed indispensabile per comprendere gli avvenimenti.

Dato a Bondi ciò che è di Bondi, cioè il riconoscimento della sua onestà personale, va però anche rilevato che essere onesti non è e non può essere la sola dote necessaria per la presenza nella vita pubblica. Accanto all’onestà ci deve essere anche un minimo di rispetto nei confronti dell’opinione pubblica. E se questo rispetto manca non ci si deve stupire e dolere se si diventa oggetto di critiche e di contestazioni, anche cariche di ingiusta cattiveria.

La questione del rispetto nei confronti dell’opinione pubblica non ha nulla a che spartire con il problema del “tradimento” che viene sollevato a proposito dell’abbandono di Forza Italia da parte di Bondi. I vecchi amici dell’ex fedelissimo di Berlusconi possono rimproverare al loro ex sodale la mancanza di coerenza. Ma sanno benissimo che nella vita pubblica la coerenza non è considerata una virtù, ma un pericoloso difetto.

Il problema, allora, non è il rapporto tradito di Bondi con Berlusconi ma è il rispetto mancato di Bondi nei confronti dell’opinione pubblica. Che lo aveva conosciuto in un modo ed a quel modo aveva dato fiducia. E che di fronte al modo cambiato per ragioni personali ha tutto il diritto di ritirare la propria fiducia e di farlo anche in maniera esasperata. Si può “tradire” il proprio leader ma non si può prendere per i fondelli la gente.

È la politica! E Bondi farebbe benne a prenderne atto e ad uscire di scena. Per rispetto dei cittadini!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:59