Se Renzi gioca con le istituzioni

La decisione di Matteo Renzi di affidare alla Autorità Anticorruzione di Raffaele Cantone il compito di gestire gli arbitrati per i rimborsi parziali dei truffati dalle banche dissestate costituisce una delegittimazione di fatto sia della Banca d’Italia che della Consob.

Secondo il Presidente del Consiglio questa decisione è nata dall’esigenza di trovare un soggetto autorevole e terzo in grado di dirimere l’intricata e delicata matassa della recente crisi delle banche minori. Ma al Premier sembra essere sfuggito che il principale titolo di legittimazione di Bankitalia e dell’autorità di controllo della Borsa è proprio rappresentato da un’autorevolezza dipendente dalla loro autonomia, indipendenza, terzietà. E che se istituzioni autorevoli in quanto indipendenti e terze vengono scavalcate nello svolgimento delle loro funzioni da un soggetto istituzionale che ha il compito di combattere i fenomeni corruttivi, le conseguenze diventano gravissime. Perché non solo si produce una totale delegittimazione delle istituzioni in questione, ma viene suscitato nell’opinione pubblica il sospetto che possano essere implicate in quei fenomeni corruttivi alla base della crisi bancaria e per cui è necessaria l’azione di arbitrato.

Nessuno può escludere che la Banca d’Italia e la Consob possano aver esercitato controlli poco efficaci nei confronti degli istituti bancari in dissesto. Ma aver stabilito aprioristicamente che il loro operato debba essere sottoposto al controllo di fatto dell’Autorità Anticorruzione diventa una sorta di messa in accusa che rischia di provocare un’irreversibile delegittimazione di istituzioni indispensabili per il corretto funzionamento del sistema.

La sensazione è che Renzi non si sia neppure posto un problema del genere. E che abbia preso la sua decisione seguendo l’impulso del momento e senza calcolare minimamente le conseguenze. Ma giocare con le istituzioni non è un modo accettabile e consentito di governare. È un atto di totale e pericolosissima irresponsabilità!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:15