I mostruosi delitti  dell’opposizione anticapitalista

Il sinistro personaggio che governa la Grecia sta letteralmente mandando a picco i mercati finanziari del Vecchio Continente. Tant’è che alcuni disperati analisti finanziari hanno definito estenuante il comportamento di Alexis Tsipras. Un leader il quale, subito dopo il vittorioso referendum da egli stesso proposto, aveva promesso di portare a Bruxelles una dettagliata proposta onde trovare finalmente un accordo coi creditori del suo Paese.

Ebbene, determinando con ciò un ulteriore smottamento nelle borse europee, martedì scorso costui si è presentato nella capitale belga a mani vuote, gettando nello sconcerto generale i propri interlocutori. Ma non si è limitato a questo. Il capo di Syriza, come se si trovasse al casinò, ha addirittura raddoppiato la posta, chiedendo senza alcuna contropartita un prestito ponte di 7 miliardi di euro per evitare l’imminente bancarotta del sistema finanziario greco. Di fatto si tratta dell’ennesima, sfacciata riproposizione dello schema Ponzi a livello europeo, con un Paese indebitato fino al collo che si ostina a vivere ampiamente sopra le proprie possibilità invocando nuovi finanziamenti di fatto a fondo perduto.

La cosa surreale è che questo comportamento inqualificabile viene preso in Italia come modello di riferimento da buona parte dell’opposizione, la quale si affida ad una propaganda a dir poco delirante per spiegare ai cittadini che Tsipras è un moderno Davide che lotta contro il Golia degli interessi demoplutocratici incarnati dalla perfida Angela Merkel. D’altro canto, soprattutto da quando è scoppiata la crisi, da noi ha preso molto spazio un partito trasversale fortemente anticapitalista, che si batte in modo forsennato per una redistribuzione dei redditi illimitata e che considera l’intero apparato finanziario mondiale come una sorta di spectre che congiura contro i poveri e i derelitti. Un partito che persino nelle altissime sfere del Vaticano raccoglie molte simpatie, espresse da un Papa che proprio sul piano della lotta al capitalismo sembra dedicare molta attenzione. Ovviamente, occorre sottolineare, se questo grande movimento pauperista dovesse affermarsi anche in Italia, le buone intenzioni di codesti filantropi ci porterebbero molto rapidamente verso l’inferno del sottosviluppo.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:11