La crescita sì, ma   dei pasti gratis!

È un fatto incontrovertibile che nei settori privati la rivoluzione informatica, iniziata nei primi anni Ottanta, ha drasticamente ridotto il personale amministrativo. Soprattutto con l’avvento del personal computer sono scomparse schiere di impiegati, sostituiti da sempre più potenti microprocessori. Tuttavia, nella nostra elefantiaca pubblica amministrazione il livello delle varie, granitiche piante organiche sembra rimasto ad un periodo ben precedente a quello già antidiluviano delle famose schede perforate.

Considerando la vastissima platea dei lavoratori pubblici, compresi i precari ed i consulenti, potremmo paragonare costoro alla categoria degli scribi dell’antico Egitto. Ciononostante il Governo Renzi, il quale ostenta ad ogni passo il distintivo del cambiamento, ha varato una riforma che potrebbe a breve consentire 60mila nuove assunzioni, mediante un sostanziale aumento del cosiddetto turnover. Largo ai giovani e ulteriori vitalizi da caricare sul groppone dell’anonimo contribuente, quindi, evitando di affrontare la succitata questione delle bibliche piante organiche.

Superati i tempi in cui, almeno a parole, la ministra Mariastella Gelmini ebbe il coraggio di paragonare la scuola pubblica ad un enorme ammortizzatore sociale, oggi si cambia registro. La sua giovane collega Marianna Madia sta veramente stupendo il Premier Renzi nel cambio di passo. Partiti da una stima prudenziale di 10mila nuovi ingressi, strada facendo l’Esecutivo della svolta ha fatto lievitare di 6 volte questa cifra, così come dichiarato con toni altisonanti dal sottosegretario Angelo Rughetti nel corso di una intervista a “La Repubblica”. E se il buongiorno si vede dal mattino, come si suol dire, possiamo anche prevedere che lo zelo rinnovatore di Madia & company alla fine della fiera determinerà addirittura un saldo positivo nel processo di ricambio, con qualche altro battaglione di pubblici travet da aggiungere al colossale esercito dei servitori dello Stato.

Tanto, come anche i renziani ben sanno, con i soldi degli altri ogni prodigio è possibile, persino quello di fermare le lancette della storia, immaginando un pubblico impiego pletorico, laboriosamente intento a gestire polverosi faldoni ed a sigillare documenti con la ceralacca. E mentre continua la fuga all’estero delle nostre aziende, terrorizzate da un fisco feroce e da una burocrazia kafkiana, l’Esecutivo dei miracoli sta riuscendo ad aumentare ulteriormente il numero dei “pasti gratis” da distribuire. Se non è crescita questa!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:24