Un colpo “mortale” all’antiberlusconismo

A prescindere dai termini della proposta sulla legge elettorale presentata da Matteo Renzi, la sua apertura al dialogo con Forza Italia e il suo leader storico sembra aver inferto un colpo molto duro ai tanti professionisti dell’antiberlusconismo militante, dentro e fuori il suo partito. Tutta gente, ampiamente presente anche nel mondo dell’informazione, la quale ha costruito carriere e onori proprio sul bau bau Silvio Berlusconi.

Ma il giovane segretario del Pd, e questo occorre riconoscerglielo, ha avuto il coraggio di infrangere un tabù che da vent’anni divideva in modo artificiale la nostra democrazia di Pulcinella, facendo arroccare su due lati contrapposti del fronte berlusconiani e antiberlusconiani. In questo modo si gettano le basi per far uscire finalmente da un dibattito politico surreale l’eterna, quanto sterile questione che ruota intorno alla figura dell’uomo di Arcore. E a tal proposito, commentando la trattativa tra Renzi e Berlusconi, Andrea Scanzi - giornalista di forti simpatie grilline - ha espresso dalla Gruber un giudizio a dir poco delirante.

A suo parere, infatti, in questo frangente si dimostrerebbe per l’ennesima volta la mancanza di un chiaro riferimento ideologico nell’azione politica del sindaco di Firenze. Evidentemente per costui il mantenimento dell’antica rivalità tra Peppone e don Camillo, traslata tra comunisti mangiabambini e l’orco delle televisioni, costituisce un valore da preservare gelosamente. D’altro canto, se in ogni posizione politico-mediatica c’è un elemento di strumentalità, che sul piano del citato antiberlusconismo militante si pesa a tonnellate, non è possibile continuare ad arroccarsi su una tematica la quale, da qualunque parte la si guardi, ha aumentato nel mondo il nostro già alto tasso di discredito, contribuendo a sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dai temi più importanti.

Ebbene, se non ci pensava l’ambizioso Renzi a “cambiare verso”, avremmo passato le prossime campagne elettorali ad occuparci ancora delle questioni personali del Cavaliere e dei suoi cagnolini da salotto. Adesso invece si può sperare in qualcosa di meglio.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 23:25