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“Recuperate il fantasma di Fini, ed attorno al suo percorso d'un centro forte, ed antiberlusconiano, costruite col Pd una forza interna alla maggioranza lettiana: tutti i raffinati opportunisti del Pdl vi seguiranno, e questo sarà sufficiente alla tenuta d'un governo gradito al presidente della Repubblica”, prospetta il tessitore “piddino” mentre sorseggia bevande nel caffè Canova di Piazza del Popolo.

 “Questo non è un vostro progetto - obietta sorridendo il giovane pidiellino - me lo aveva già illustrato Quagliariello due settimane fa, asserendo che una trentina tra onorevoli e senatori sarebbero già disponibili a liquidare Cesare Silvio. Ovviamente prepariamoci all'opposizione d'un forte parlamentarismo ed extraparlamentarismo d'una destra fatta da berlusconiani di ferro, missini e criptoleghisti... e non sono pochi”. “Amico mio - ghigna l'uomo del Pd - il partito ovattato, istituzionale, e prono all'Europa vince sempre... poteri forti internazionali non permetteranno mai che l'Italia cada in mani che reclamano sovranità nazionale, autodeterminazione nell'identità italiana e, soprattutto, quella sovranità fiscale che sottrae le case degli italiani dal tallone ipotecario su cui sta lavorando la Bce.

E ricordati che la magistratura è quasi tutta con noi. Aspettano solo un segnale forte, anzi due: una nuova legge elettorale, in grado di garantire almeno vent'anni di sfumature di rosso, dal rosato al porpora, e poi che una modifica costituzionale che accluda il divieto alla costituzione di partiti d'ispirazione berlusconiana a fianco di quelli di costituzione fascista. Il berlusconismo va vietato per legge - chiosa il piddino -”. Ma la Capitale è tanto piccina, soprattutto nella sua city politico-decisionale, che dell'incontro vengono subito avvertiti Verdini e Santanché: “Cavaliere! Stanno tradendo!”.

“Buoni, buoni, so già tutto”, pare li abbia tacitati Berlusconi. Ma quello che i traditori non dicono all'Italia è che il pagamento di tutta l'Imu 2013 entro dicembre non sarebbe dovuta alla fuoriuscita di Berlusconi dal governo, bensì ad un tacito accordo tra i dignitari del governo Letta e i tedeschi. Il timore di Napolitano e Letta è che Silvio Berlusconi possa rivelare con le sue reti i piani segreti (parliamo di segreti bancari di rilevanza europea) sulla volontà bancaria tedesca di far fallire comunque il sistema Italia e, naturalmente, mettendo tutti i patrimoni degli italiani nelle mani della corte di Bruxelless.

“Il grosso tradimento non è verso di me - avrebbe detto Berlusconi ai fedelissimi - ma verso l'intero popolo italiano, che vorrebbero ridurre a pagare un affitto alla Bce per case che hanno acquistato con mutui e tanti sacrifici”. Intanto, due mesi prima di questi eventi, un procuratore della Repubblica avrebbe incontrato un magistrato oggi eletto nelle fila della sinistra. “Con Riva si va ad affinare una prassi - avrebbe detto il Procuratore - che poi vedrà applicazione per altri imprenditori politicamente ingombranti, un per tutti è Berlusconi”.

“Sono decenni che sostengo che il fenomeno della televisione privata dovesse essere stoppato sul nascere - spiega il deputato magistrato - oggi non rimane che commissariare il patrimonio di Berlusconi, come di altre aziende che hanno superato determinate dimensioni e drizzano politicamente la testa”. “La maggior parte sono ormai fuggite all'estero, pagano le tasse a Londra - asserisce il Procuratore - credo non rappresentino più un problema”. “Il problema - ribatte il deputato - sono quelle non vicine agli esecutivi graditi nel buon salotto europeo, quelle che s'esprimono in modo scomposto, anarcoide... le aziende di chi s'è fatto da solo e si crede un piccolo Silvio.

 E' gente che va fermata, rappresentano l'anticamera dell'autosufficienza italiana, dell'autarchia, del Fascismo”. In questo scontro tra poteri, al popolo viene dato un grosso segno di rigore... tasse, disoccupazione, arresti facili per qualsivoglia forma di protesta. “Temo che il popolo possa percepire una sorta d'anticamera della dittatura”, fa notare il pidiellino traditore. “Non temere - lo rassicura il notabile Pd - al popolo va stretta la cinghia, e chi sopravvive impara che è inutile ribellarsi al potere democratico europeo”. Ognuno di loro potrebbe fungere da canovaccio alle ricostruzioni che opera “Servizio Pubblico”, ma Santoro sembra voglia raccontare solo metà della storia.

Aggiornato il 09 aprile 2017 alle ore 15:38