I “marziani” di Grillo verso il declino

Sono passati appena tre mesi dalle elezioni politiche segnate dalla sfolgorante ed inattesa vittoria del Movimento Cinque Stelle diventato dal nulla il primo partito del paese. Ed ora alla vigilia di una tornata elettorale amministrativa caratterizzata dal voto per il rinnovo del governo di Roma Capitale, il primo dato che emerge senza alcuna possibilità di equivoco o di errore dall'analisi della campagna elettorale, sia quella delle amministrative provinciali che quella delle amministrative romane, è che il Movimento Cinque Stelle sembra aver già esaurito la spinta che lo aveva portato a diventare la prima forza politica del paese. Si dice, a questo proposito, che le elezioni amministrative sono molto diverse da quelle politiche perché nelle prime gioca il radicamento sul territorio e nelle seconde il voto d'opinione. Il ché è sicuramente vero.

Ma solo in parte. Perché i voti d'opinione che intercettano i sentimenti più profondi delle popolazioni tendono progressivamente a perdere la loro volatilità ed a radicarsi. E se non lo fanno vuol dire che dopo aver rappresentato per una serie di motivi contingenti il sentimento dominante del momento, hanno perso l'occasione di costruire sul sentimento iniziale una capacità di rappresentanza più solida e più duratura. Il tour elettorale di Beppe Grillo, partito come uno tsunami, ha preso progressivamente forza ed è diventato una semplice brezza in tutte le città dove il leader di Cinque Stelle si è presentato. Ma è soprattutto a Roma che lo sgonfiamento dell'aerostato grillino è stato più marcato e rapido. Dopo le elezioni politiche, i dati del voto indicavano che il Movimento Cinque Stelle sarebbe stato in grado di esprimere un candidato in grado di andare al ballottaggio con il candidato del Partito Democratico, che il sindaco uscente Gianni Alemanno sarebbe stato tagliato fuori dalla partita e che , di fronte all'alternativa tra i grillini ed i post-comunisti, gli elettori romani del centro destra sarebbero stati colti del cosiddetto “effetto Parma” ed avrebbero contribuito a far salire in Campidoglio il candidato di Beppe Grillo.

Nel giro di meno di cento giorni la situazione è radicalmente cambiata. Il candidato grillino Marcello De Vito non sembra in grado di conservare i voti ottenuti alle politiche dal Movimento Cinque Stelle ed andare al ballottaggio. Parte del voto d'opinione preso a suo tempo dai grillini sembra essersi rivolto su Alfio Marchini, candidato senza un partito di riferimento ma erede di una storica famiglia di costruttori romani, anch'esso non proiettato verso il ballottaggio. E la partita per il Campidoglio invece di essere segnata dall'“effetto Parma”, che permise al grillino Pizzarotti di raccogliere il voto dei delusi del centro destra e battere il candidato del Pd, appare destinata a rientrare nello schema del bipolarismo tradizionale tra il sindaco uscente del Pdl Alemanno e lo sfidante del Pd Ignazio Marino. Qualcuno ipotizza che i voti grillini potrebbero essere determinanti al secondo turno riversandosi in massa su Marino in nome di una presunta comune appartenenza alla sinistra. Ma la previsione non tiene conto che solo una parte minoritaria dell'elettorato grillino proviene dalle componenti più giacobine della sinistra. Quello maggioritario è solo di matrice qualunquista. E tende in parte a sfrangiarsi ed in parte a riversarsi nella protesta dell'astensione. Determinante, quindi, nella partita romana, sarà il voto rappresentato da Marchini.

Che appare altrettanto qualunquista e volatile di quello grillino ma che di sicuro non dovrebbe provenire dalla sinistra estrema ed essere rappresentativo di parte della borghesia moderata politicamente corretta della Capitale. A Roma, dunque, si giocherà la partita di sempre. Tra centrodestra e sinistra. Con i costruttori a fare da ago della bilancia e con i “marziani” di Grillo diventati come quelli di Flaiano, fagocitati da una città che non si stupisce di nulla. Tanto più di chi in tre mesi ha già perso la capacità di stupire.

Aggiornato il 09 aprile 2017 alle ore 15:37