Cari colleghi, sono più di venti anni che non mi occupo di vicende sindacali e di problemi generali della categoria. Ma le recenti polemiche lanciate contro di me e contro il giornale da me diretto dal segretario dell'Associazione Stampa Romana, Paolo Butturini, a causa dell'uscita dalla cooperativa che edita l'Opinione di alcune colleghe, mi spinge a riconsiderare il mio atteggiamento passato ed a sollevare, proprio sulla base dell'esperienza maturata all'interno di un piccolo giornale d'idee che usufruisce dei finanziamenti previsti per le cooperative dalla legge sull'editoria, il problema di come gli organismi di categoria stiano affrontando il tema della drammatica crisi del settore.
Può bastare la semplice e scontata difesa dei diritti dei singoli giornalisti? Non è forse necessario farsi anche carico della sopravvivenza delle aziende, naturalmente di quelle "vere", che assicurano occupazione nel rispetto delle leggi, e non di quelle "finte", che servono da copertura per manovre illecite ed oscure? E in questo caso non è forse opportuno riflettere sulla opportunità di elaborare una risposta più efficace ed attuale alla crisi del settore? Una risposta che passi non solo attraverso la giusta considerazione delle esigenze dei grandi gruppi editoriali ma anche (e soprattutto) attraverso la presa d'atto che la piccola editoria cartacea e multimediale già assorbe una parte considerevole della occupazione e potrebbe diventare , con il sostegno degli organismi della categoria, una delle principali vie d'uscita dalla crisi?
Il rischio che dopo Il Riformista e Liberazione tante altre testate che non hanno alle spalle poteri economici e finanziari forti siano costrette a cessare le pubblicazioni è fin troppo incombente. Esiste una qualche volontà di scongiurare l'eventualità che alla fine di questo processo gli unici giornali chiamati a garantire il pluralismo nel nostro paese ed assicurare una occupazione sempre più ridotta siano solo quelli che sono portatori dei grandi interessi particolari?
Ti sarei molto grato se volessi partecipare ad un dibattito su questi temi il 3 maggio prossimo alle ore 15 presso la sala de L'Opinione delle Libertà di Via del Corso 117. Al dibattito sono inviati anche i giornalisti delle testate in difficoltà oltre, naturalmente, i rappresentanti degli altri organismi di categoria. Cordiali saluti.
Aggiornato il 09 aprile 2017 alle ore 13:12