Stretta sugli affitti brevi, Confedilizia: così si stravolge la legge

Il passo indietro del Governo sull’aumento della cedolare secca applicata alla prima casa concessa in affitto va nella direzione giusta. Meno convincente, invece, è la scelta di irrigidire ulteriormente una disciplina già problematica: quella che obbliga i proprietari ad assumere la forma dimpresa quando un certo numero di immobili viene destinato alla locazione breve. Una norma introdotta – tra l’altro – dal governo Conte 2, e ora il governo Meloni vuole inasprirla ancora di più: non più oltre quattro appartamenti, ma più di due, con l’automatico scatto di obblighi contabili, amministrativi e fiscali. Il punto critico è che si sostituisce una valutazione sostanziale con un criterio meramente numerico, prescindendo dalla natura effettiva dell’attività svolta.

“Da sempre si è imprenditori se ne ricorrono, oggettivamente, i presupposti civilistici e fiscali, salvo il caso in cui si opti volontariamente per questa impostazione. E per la locazione, in particolare, i presupposti li ha ben indicati l’Agenzia delle entrate in un parere del 2020, spiegando che essa si considera imprenditoriale in presenza di elementi come la fornitura di servizi, l’impiego di personale dipendente, l’utilizzo di un ufficio, l’organizzazione di mezzi e risorse umane, l’impiego di altri fattori produttivi. Si tratta, peraltro, delle regole generali del Codice civile e del diritto tributario da sempre applicate, che la norma stravolge con la presunzione di legge”, ha spiegato Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia.

L’effetto della norma è l’aggravio di costi e adempimenti per i proprietari, a partire da quelli legati alla gestione fiscale e professionale. Un impatto che colpisce indiscriminatamente anche situazioni marginali, senza alcuna organizzazione dimpresa. Anche su chi “ad esempio, dia in affitto tre case, ma ciascuna per una sola settimana l’anno. Essa, inoltre, si scontra con le incompatibilità allo svolgimento di attività imprenditoriali cui sono soggetti dipendenti pubblici e professionisti. Qual è il senso di tutto ciò?”, ha domandato Spaziani Testa. Una domanda che resta, al momento, senza risposta. Un governo di centrodestra non dovrebbe forzare la realtà giuridica con la regolamentazione, ma riconoscerla per ciò che è.

Aggiornato il 15 dicembre 2025 alle ore 10:32