Confedilizia: incentivare l’affitto privato

La questione legata alla carenza di abitazioni in affitto richiede, secondo Confedilizia, una risposta articolata e strutturata. “Da un lato c’è l’edilizia residenziale pubblica, la cui offerta va estesa anzitutto riattando le decine di migliaia di case non assegnate, e poi creando nuove abitazioni senza consumo di suolo”, ha dichiarato in una nota il presidente Giorgio Spaziani Testa, sottolineando la necessità di valorizzare il patrimonio immobiliare pubblico già esistente. Il presidente ha poi espresso ottimismo sul quadro delineato dal Governo: “Da questo punto di vista, il quadro delle risorse disponibili tracciato oggi dal ministro per gli Affari europei Tommaso Foti al convegno di Federcasa consente di guardare con fiducia al futuro”. Parallelamente, Spaziani Testa ha evidenziato l’importanza di sfruttare una caratteristica tutta italiana: “Dall’altro lato, vi è la necessità di mettere a frutto una peculiarità del nostro Paese, che è quella di un risparmio immobiliare diffuso”.

Per questo, Confedilizia chiede un intervento deciso sul piano fiscale, volto a incoraggiare la locazione stabile. “Occorre, da questo punto di vista, rafforzare gli incentivi fiscali per gli affitti di lunga durata – ha ammesso Spaziani Testa – La Confedilizia ha proposto al Governo e al Parlamento di estendere a tutti i comuni la cedolare secca del 10 per cento e di dimezzare l’Imu sugli immobili locati a canone concordato”. Sul tema è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, che ha aperto alla possibilità di misure incentivanti in linea con le proposte di Confedilizia, escludendo però qualsiasi aumento fiscale sugli affitti brevi. “Il vicepremier ha detto oggi alla Camera che è disponibile a ragionare su misure premiali in questa direzione (ribadendo il no all’aumento delle tasse sugli affitti brevi): confidiamo che la manovra all’esame del Senato sia la sede per farlo”, ha concluso Spaziani Testa.

Sull’argomento, ieri, è intervenuta anche la ministra al Turismo Daniela Santanché. “Sugli affitti brevi noi siamo il primo Governo che ci ha messo mano e abbiamo normato. Abbiamo messo il Codice identificativo nazionale, il Cin, che sta facendo emergere il sommerso perché noi vogliamo tenere insieme due pilastri, il pilastro della proprietà privata che per noi è sacro e il pilastro che non ci deve essere il sommerso, una concorrenza sleale”, ha spiegato la ministra a Napoli, a margine del suo intervento al rari Nantes insieme al candidato governatore del centrodestra Edmondo Cirielli. “Siamo andati avanti – ha detto Santanché – in questa direzione. Per quanto riguarda la tassazione, sul passare dal 21 al 26 per cento ne capisco la ratio, perché noi dobbiamo agevolare le famiglie, dobbiamo agevolare gli affitti a lunga durata e quindi ha una sua ratio. Però sarà il Parlamento a decidere, non sono io che faccio battaglie in un senso o in un altro. C’è il Parlamento che deciderà, io mi rimetterò al Parlamento e vediamo cosa intende fare”.

Aggiornato il 13 novembre 2025 alle ore 11:40