Liber-Tea #4

Insieme alla professoressa Roberta Adelaide Modugno, nella quarta puntata di Liber-Tea, discutiamo del ruolo di due figure cruciali nella comprensione dell’economia: l’austro-libertario Murray N. Rothbard, allievo di Ludwig von Mises, e Thomas Sowell, vicino alle tesi degli Chicago boys. Nella fase conclusiva della sua carriera accademica, il padre del movimento anarcocapitalista ha concepito insieme a Lew Rockwell e ad altri intellettuali la corrente del paleolibertarismo, che combina le teorie della Scuola austriaca e i valori della Old Right statunitense. Rothbard sosteneva che l’America delle origini, fondata sulla libertà individuale, la proprietà privata e un governo limitato nelle funzioni e nei poteri, fosse stata soppiantata da un’alleanza diabolica tra politici, burocrati e potenti élite corporative che avrebbe finito per soffocare la middle class.

Thomas Sowell, in controtendenza rispetto agli studiosi mainstream, giudica che l’espansione dello Stato assistenziale abbia avuto un impatto deleterio sulle comunità afroamericane. Secondo il Senior Fellow della Hoover Institution, il welfare ha contribuito a distruggere la coesione delle famiglie nere, un elemento che nemmeno la schiavitù era riuscita a scalfire. Le evidenze empiriche dimostrano come, nei decenni successivi all’introduzione delle politiche welfariste, si sia assistito a un aumento vertiginoso delle famiglie monoparentali; sempre più afroamericani dipendono dai sussidi, non riescono a trovare un lavoro stabile e, spesso, cadono vittime nelle reti della criminalità organizzata.

 

Aggiornato il 06 novembre 2025 alle ore 12:55