Fornitura di elettricità: breve guida alle operazioni più comuni

Nel contesto dei contratti di fornitura di energia elettrica si può avere a che fare con diverse procedure burocratiche. Tra le più importanti si ricordano in particolare l’allaccio, il subentro e la voltura. Conoscerle, perlomeno a grandi linee, è importante perché consente di gestire in modo corretto la propria utenza evitando ritardi o disguidi.

Oltre a quelle citate, vale la pena ricordare anche lo switching della fornitura, vale a dire il cambio di fornitore, operazione diventata molto comune in seguito alla liberalizzazione dei mercati energetici che ha portato al moltiplicarsi di offerte elettricità e di fornitura di gas domestico.

Di seguito una breve guida a queste quattro operazioni.

Allaccio: la posa fisica di un contatore

L’allaccio (anche allacciamento) è l’operazione con cui l’impianto di un edificio viene collegato alla rete che distribuisce l’energia elettrica. In questo particolare caso, non esiste un contatore e sarà compito del distributore locale che gestisce una determinata zona geografica provvedere all’installazione del dispositivo.

Il classico esempio è quello che si ha nel caso di un edificio costruito da poco che necessita dell’energia elettrica. Quando si richiede l’allaccio è necessario specificare l’uso al quale è destinato il contatore, ossia se l’uso sarà domestico o industriale. Di norma si inoltra la richiesta al fornitore che avvierà la pratica con il distributore locale.

Le tempistiche relative all’allaccio sono variabili: la procedura standard richiede di norma circa 10 giorni, ma in situazioni complesse potrebbero essere necessari anche 50-60 giorni circa.

Subentro: la riattivazione di un contatore disattivato

Da non confondersi con la voltura, il subentro è quell’operazione con cui si chiede la riattivazione di un contatore precedentemente disattivato. Questa procedura risulta necessaria nel caso in cui il precedente intestatario dell’utenza luce abbia chiesto la disattivazione del contatore (il caso tipico è quello di una casa che non si prevede di abitare per un periodo di tempo molto lungo). Disattivando il contatore si evitano i costi fissi.  

Con la procedura di subentro, la fornitura di energia elettrica viene resa nuovamente disponibile. Le tempistiche di riattivazione sono brevi: dai 7 a 14 giorni circa.

La voltura: il cambio di intestatario

La voltura è l’operazione indispensabile per effettuare il cambio di intestatario di un contratto di fornitura luce. In questo caso il contatore è attivo e il servizio viene regolarmente erogato (non si devono quindi sostenere né spese di disattivazione e di successiva riattivazione). Non si può ricorrere alla voltura se il contatore è stato disattivato.

Un classico caso di voltura è quella mortis causa: in questo caso il cambio di intestatario viene richiesto a seguito del decesso del titolare dell’utenza, di solito da un parente.

La tempistica per questa operazione è di circa 30 giorni a partire dalla data di richiesta.

Switching della fornitura (cambio di fornitore)

Lo switching della fornitura, o cambio di fornitore, è un’operazione con cui un utente passa da un fornitore a un altro. La procedura è piuttosto semplice e può essere effettuata via web o telefonicamente.

Non determina disservizi di alcun tipo ed è completamente gratuita (non comporta né costi né penali).

Perché il cambio sia effettivamente operativo, occorrono dai 30 ai 60 giorni.

Aggiornato il 22 settembre 2025 alle ore 09:28