
Da un’indagine di Switcho – servizio digitale che aiuta a risparmiare su bollette, internet, telefonia e assicurazioni – emerge un dato molto chiaro e piuttosto sconfortante sull’andamento dei prezzi di energia elettrica e gas durante i mesi autunnali. Analizzando quanto successo negli anni che vanno dal 2019 al 2024, con l’esclusione del 2022 a causa delle forti anomalie legate alla crisi energetica, si scopre che tra il 3° e il 4° trimestre (quindi tra fine estate e inizio autunno) il costo della luce è cresciuto mediamente del 24% e quello del gas del 43%.
Quando si parla di costo della luce e del gas ci si riferisce agli indici Pun e Psv: semplificando, sono valori di mercato che rappresentano il prezzo all’ingrosso dell’energia e il cui andamento influenza fortemente il peso finale della bolletta ricevuta dai consumatori. Tutte le offerte energetiche dipendono da questi indici: quelle a prezzo variabile ne risentono direttamente, perché una parte importante della tariffa è basata proprio su di essi (infatti sono definite anche offerte a prezzo indicizzato); quelle a prezzo fisso ne risentono indirettamente, perché il costo della materia prima è stabilito dal fornitore ma viene riadattato periodicamente per non risultare sproporzionato (in positivo o in negativo) ai prezzi all’ingrosso.
Da notare che, sugli aumenti sopra riportati, spiccano soprattutto i dati del 2021 (+94% per la luce e +100% per il gas), anno in cui la ripresa di molte attività produttive al ridursi delle restrizioni legate al Covid ha causato una forte impennata dei prezzi. Tuttavia, il trend autunnale in crescita è confermato anche negli altri anni considerati dall’analisi.
Anche nel 2025, quindi, è molto probabile che si verifichi la stessa situazione. Ma si può fare qualcosa per non subire passivamente i rincari?
La soluzione più efficace è quella di agire di prevenzione, attivando subito un’offerta luce e gas a prezzo fisso a condizioni convenienti prima che i fornitori adeguino le tariffe al cambio di stagione. Dopo che viene sottoscritto un nuovo contratto energetico, il cambio di fornitura può metterci anche 2 mesi a diventare operativo, ma ovviamente le condizioni rimangono quelle stabilite al momento della richiesta di attivazione. Qualora si abbia già un’offerta a prezzo fisso, vale la pena di metterla a confronto con quelle oggi disponibili sul mercato e, se risulta essere ancora conveniente, di verificare che la durata del contratto a prezzo bloccato copra almeno i prossimi mesi autunnali e invernali, così da non incorrere in brutte sorprese – soprattutto nel caso del gas – proprio quando la domanda raggiunge i momenti di picco.
Secondo gli esperti di Switcho, le migliori tariffe a prezzo fisso attuali permettono a una famiglia tipo italiana di risparmiare fino a 400€ l’anno (per famiglia tipo si intende un nucleo di 3 persone in una casa di 80-100 mq). Va ricordato che il cambio di offerta non causa assolutamente interruzioni della fornitura, interventi sui contatori o altre operazioni “fastidiose”, e che utilizzando i servizi digitali di comparazione e consulenza spesso si evita anche la parte più burocratica del processo.
Aggiornato il 05 settembre 2025 alle ore 08:34