Disaccoppiamento elettricità-gas: realtà o fantasia?

La lezione è chiara: quando si parla di energia, la bacchetta magica non esiste

L’intenso dibattito sul disaccoppiamento dei prezzi dell’energia elettrica da quelli del gas è frutto di fraintendimenti e incomprensioni. Lo sostengono Luca Lo Schiavo, Senior Regulatory Specialist presso Erra, e Carlo Stagnaro, direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni, nel Focus “Disaccoppiamento del prezzo dell'elettricità dal prezzo del gas: realtà o fantasia?”.

La tesi del disaccoppiamento è stata più volte evocata dai protagonisti della vita politica ed economica del Paese, da Giorgia Meloni a Elly Schlein fino al presidente di Confindustria Emanuele Orsini, ed è stata occasionalmente rilanciata anche da esperti e tecnici. Tuttavia, non è il cambiamento delle regole che può produrre una riduzione dei prezzi. Anzi: il sistema del prezzo marginale si è imposto dopo un lungo dibattito, sia in Europa sia nel resto del mondo.

Scrivono Lo Schiavo e Stagnaro: “Quando si parla di energia, la bacchetta magica non esiste. Le soluzioni vere richiedono competenza tecnica, visione di lungo termine e, soprattutto, onestà intellettuale nel riconoscere che non esistono scorciatoie indolori. Il decoupling è diventato il simbolo di questa ricerca illusoria della soluzione facile, quando la risposta era già scritta nelle proposte tecniche di Arera: fiscalizzare gli oneri impropri, misura complessa ma efficace che richiede coraggio politico vero, non slogan dal sapore elettorale. Oltre a questo, anche cambiamenti strutturali nella composizione della domanda e dell’offerta – la crescita delle fonti rinnovabili, l’aumento della flessibilità, l’incremento della domanda attraverso l’elettrificazione e quindi la possibilità di spalmare i costi fissi del sistema su una platea di consumatori più ampia – possono avere effetti sui prezzi medi dell’energia”.

Inoltre, è importante garantire il buon funzionamento del mercato. La recente indagine Arera sui prezzi all’ingrosso rivela distorsioni e abusi: per questo occorre rafforzare la capacità di monitoraggio ed enforcement delle regole da parte del regolatore.

(*) Luca Lo Schiavo è Senior Regulatory Specialist presso Erra; Carlo Stagnaro è direttore ricerche e studi dell’Istituto Bruno Leoni

Aggiornato il 02 settembre 2025 alle ore 16:03