
Uno dei cambiamenti più importanti degli ultimi anni sia per quanto concerne le imprese che i professionisti con partita Iva è quello della fatturazione elettronica, diventata obbligatoria In Italia a partire dal 1° gennaio 2019.
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, che ha interessato inizialmente le transazioni nei confronti della pubblica amministrazione nonché le prestazioni di beni e cessioni di servizi che intercorrono verso i soggetti privati.
Fino a non molto tempo fa l'adozione della fatturazione elettronica non era obbligatoria per tutti i soggetti che rientravano in tali categorie; ad esempio, erano esclusi quelli con regime forfettario.
Una cosa non è cambiata nel corso degli anni: la necessità di avvalersi di un software ad hoc.
Premesso che esiste un programma free messo a disposizione dallo Stato, la maggior parte delle persone preferisce optare per uno a pagamento. Tra le soluzioni più interessanti troviamo quelle proposte da Edok, consultabili al sito edok.it. Si tratta di un'azienda specializzata fin dal 2005 nella gestione elettronica documentale, con un'esperienza decisamente antecedente all'introduzione della fatturazione elettronica.
Detto ciò, in questo articolo proviamo a fare il punto della situazione per quanto riguarda l'adozione della e-fattura, come è altresì nota, e gli obblighi a cui devono adempiere i possessori di partita IVA.
Partite Iva con regime forfettario: la fatturazione elettronica è obbligatoria?
Nel momento in cui scriviamo - ovvero l'aprile del 2025 - l'obbligo di fatturazione elettronica è stato esteso da più di un anno alle partite Iva con regime forfettario.
Il suddetto obbligo è entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 anche per i contribuenti con regime dei minimi, i quali erano stati esonerati in una prima fase. Tale misura è in linea con quanto stabilito all'interno del decreto legge numero 36 del 2022 e risulta confermata a prescindere dai compensi e dai ricavi ottenuti nell'anno precedente.
Cosa succede per chi non si adegua oppure agisce in ritardo? Il rischio è quello di incorrere in una sanzione sul 5% dei corrispettivi che non sono stati documentati secondo tale modalità.
Chi è esente dall’obbligo
L'ultimo aggiornamento per quanto concerne la fatturazione elettronica - dal punto di vista normativo, naturalmente - è stato effettuato in data 31 Marzo 2025 all'interno del decreto legge numero 202 del 2024: il cosiddetto Decreto Milleproroghe.
Quest'ultimo ha confermato l'esclusione dall'obbligo di fatturazione elettronica per una specifica categoria di persone: i professionisti che sono soggetti all'invio al Sistema Tessera Sanitaria, quelli del comparto medico-sanitario.
Rientrano nella categoria fisioterapisti, medici, operatori, igienisti e simili che lavorano in ambito privato.
La fatturazione elettronica: perché non è solo un obbligo
Come tutti i cambiamenti quello inerente la fatturazione non è di per sé semplice: comporta una modifica di abitudini e comportamenti che non per tutti risulta semplice anche perché dietro c'è l'utilizzo dei moderni device digitali.
La fatturazione elettronica non andrebbe pertanto vista unicamente come un obbligo a cui bisogna per forza e “faticosamente” adempiere. I programmi di ultima generazione oltre a garantire una perfetta tracciabilità dei documenti, si rivelano più semplici da utilizzare di quanto non fossero agli inizi.
Si ha dunque modo di avere tutto sotto controllo e persino di semplificare le operazioni che ruotano intorno all'emanazione e all'archiviazione dei documenti.
Aggiornato il 10 aprile 2025 alle ore 09:33