Lagarde: “Bce esegue il proprio mandato Whatever it takes”

Christine Lagarde cita Mario Draghi. Nel suo intervento in Commissione Econ al Parlamento europeo, la presidente della Bce pronuncia il famoso “Whatever it takes”. Se l’agire Banca centrale europea “fosse guidato dal profitto, comprometterebbe la nostra capacità di rispettare il nostro mandato. Siamo determinati a garantire che l’inflazione si stabilizzi in modo sostenibile al nostro obiettivo di medio termine del 2 per cento. Soprattutto nelle attuali condizioni di crescente incertezza, seguiremo un approccio dipendente dai dati e riunione per riunione per determinare l’appropriata posizione di politica monetaria. Non ci stiamo impegnando in anticipo su un particolare percorso di tasso”. Negli interventi della Bce, “sì, ci sono state delle perdite, negli ultimi due anni, e potrebbero esserci altre perdite nei prossimi anni, anche se a un livello significativamente inferiore”, “causate dalla variazione dei tassi di interesse. Ma abbiamo prodotto profitti significativi negli ultimi dieci anni”, ha spiegato Lagarde.

Ci sarà anche “una grande società di revisione” per indagare l’interruzione che ha colpito il sistema di pagamenti Target della Bce a fine febbraio causando ritardi nei pagamenti e nelle transazioni finanziarie. Indagini sono già in corso da parte delle quattro banche che gestiscono Target, “prevalentemente Banca d’Italia e Bundesbank, ma anche le altre Banco de España, la Banque de France sono anche coinvolte”, ha spiegato Lagarde. “In questo caso particolare, tutte le banche centrali nazionali stanno per indagare e supervisionare. C’è una delle grandi società di revisione che sarà anche coinvolta nell’indagine per identificare davvero perché ci è voluto così tanto tempo per identificare in primo luogo” il down, “e perché il sistema di backup, che normalmente subentra automaticamente, non è stato attivato immediatamente. Non appena sarà disponibile, pubblicheremo il rapporto, perché è una questione di standing e reputazione” per la Bce. “Non vogliamo che la reputazione venga danneggiata a causa di quanto accaduto”. “Dobbiamo essere totalmente trasparenti su cosa sia e su come lo stiamo risolvendo in modo che non accada” di nuovo. Lagarde si esprime anche sui dazi statunitensi. “L’analisi della Bce suggerisce che una tariffa statunitense del 25 per cento sulle importazioni dall’Europa ridurrebbe la crescita dell’area dell’euro di circa 0,3 punti percentuali nel primo anno. Una risposta europea sotto forma di aumento delle tariffe sulle importazioni statunitensi aumenterebbe ulteriormente questa percentuale a circa mezzo punto percentuale”.

Aggiornato il 20 marzo 2025 alle ore 17:44