Il 2024 è stato l’anno dell’usato. Il mercato delle auto di seconda mano ha ingranato la marcia giusta, anche per via dei problemi ormai strutturali dell’automotive europeo. Nel 2024 i passaggi di proprietà hanno superato quota 3,1 milioni (escludendo le minivolture), segnando un balzo dell’8,3 per cento rispetto all’anno precedente. Un dato che segna il ritorno alla crescita dopo il crollo del 14 per cento nel 2022. Il motivo? Semplice: le auto nuove costano sempre di più e gli italiani, di fronte a listini in continuo aumento e disponibilità sempre più limitata, hanno preferito rivolgersi al mercato dell’usato, più accessibile e ricco di offerte. Nonostante le restrizioni nei centri urbani, il diesel tiene botta: con il 44,4 per cento delle vendite, resta la scelta più diffusa. Seguono le auto a benzina (35,6 per cento) e le ibride, che guadagnano terreno con il 10,8 per cento. E le elettriche? Per ora restano fanalino di coda, ferme all’1 per cento. Secondo un’indagine del sito di e-commerce AutoScout24, il 45 per cento degli automobilisti non le prende nemmeno in considerazione perché non soddisfano le esigenze quotidiane, mentre il 33 per cento le scarta per la scarsa autonomia. Insomma, il sogno della mobilità elettrica è ancora lontano dalla realtà di chi cerca un’auto usata.
C’è anche una buona notizia per chi vuole cambiare auto: i prezzi delle vetture usate sono scesi del 6 per cento rispetto al 2023. Oggi, in media, servono 18mila euro per un’auto di seconda mano, contro i 19mila dello scorso anno (-5,3 per cento). Il ribasso più forte riguarda le elettriche (-14 per cento), seguite dalle auto a metano (-11 per cento) e dalle diesel (-10 per cento). Più contenuta la discesa dei prezzi delle ibride (-4 per cento) e delle benzina (-3 per cento). Eppure, nonostante la flessione, le ibride e le elettriche restano le più costose: per portarsi a casa una full hybrid servono in media 33.389 euro, mentre per un’elettrica bisogna sborsare circa 28.241 euro. Quasi la metà degli italiani che cercano un’auto usata lo fa per rimpiazzare un mezzo ormai datato. L’età media delle vetture da sostituire? Ben 14,3 anni, con la metà che supera i 15. Chi compra, invece, punta su modelli più recenti, con un’età media di circa sette anni.
E per quanto riguarda i gusti? Nessuna sorpresa: Suv, crossover e fuoristrada restano le carrozzerie più ambite (43 per cento delle preferenze), seguiti dalle berline (32 per cento), che stanno tornando in auge. Le station wagon raccolgono il 21 per cento delle scelte, seguite da monovolume (12 per cento) e city car (10 per cento).
Aggiornato il 06 febbraio 2025 alle ore 15:50