Il Bitcoin ha fatto nuovamente il botto: per la prima volta ha sfondato la soglia dei 100mila dollari, raggiungendo un picco storico di 103.800 dollari. Una corsa impressionante, se si considera che solo un mese fa – il giorno delle Elezioni presidenziali negli Stati Uniti – valeva “appena” 69mila dollari. Il balzo in avanti del 46 per cento in così poco tempo non è un caso, e per molti esperti e insider il nome da mettere in cima alla lista dei responsabili è uno solo: Donald Trump. Il presidente eletto non ha perso tempo e ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Dopo aver promesso di trasformare gli Stati Uniti nella “superpotenza del Bitcoin”, ha nominato Paul Atkins, noto sostenitore delle cryptovalute, alla guida della Sec, l’Autorità di regolamentazione dei mercati. E non è finita qui: a Howard Lutnick è stato assegnato il Dipartimento del commercio, mentre Elon Musk guiderà una specie di ministero per snellire la burocrazia e implementare l’efficienza amministrativa. Insomma, una squadra di peso che ha subito dato linfa nuova al mondo delle valute virtuali.
È stato proprio il tycoon a tornare sui suoi passi visto che, fino a qualche anno fa, The Donald bollava le crypto come una “truffa”. Ma si sa, in politica si può cambiare idea, soprattutto quando dietro ci sono milioni di dollari di finanziamenti ricevuti per la campagna elettorale da grandi investitori del settore. Il Bitcoin, intanto, celebra il suo momento d’oro, lasciandosi alle spalle gli anni bui: basti pensare che alla fine del 2022, dopo il tracollo di Ftx, il suo valore era precipitato a 16mila dollari. Ma non è tutto oro quello che luccica. Il Bitcoin, pur essendo il re indiscusso delle valute virtuali, continua a portarsi dietro un’aura di mistero e scandalo. Nessuno ha mai identificato con certezza il suo creatore, noto con lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto. E fin dal 2008, anno in cui un enigmatico “libro bianco” ne presentava i principi, è stato al centro di polemiche per il suo utilizzo nel deep web, nei pagamenti illegali e negli attacchi hacker.
Oggi, con Trump pronto a spianargli la strada, a patto che il Bitcoin indossi un nuovo saio più lindo e istituzionalizzato. Ma le domande restano: sarà la moneta del futuro o continuerà a camminare sul filo tra genialità e controversie? Una cosa è certa: nel bene e nel male, è il tormentone del momento.
Aggiornato il 05 dicembre 2024 alle ore 14:02