La progettazione europea può divenire un volano di crescita anche per le nuove prospettive occupazionali legate all’economia circolare nel mondo della filiera del tessile e dell’ecodesign. Particolarmente importante è il progetto Sustain-tex (The New Road to Economic Strategy in the Textile Sector), finanziato dal programma europeo Erasmus+, che intende favorire la crescita e l’innovazione nell’industria del tessile, con l’obiettivo di migliorare la competitività e al tempo stesso soddisfare le richieste dei consumatori. Il progetto segue un approccio multidisciplinare che combina metodi di training convalidati per il raggiungimento di obiettivi specifici: supportare studenti universitari, professionisti, imprenditori e tecnici di imprese operanti nel settore nell’acquisizione di skills e conoscenze specifiche su economia circolare ed eco-design e promuovere opportunità di business legate al settore tessile sostenibile.
Grazie alle grandi competenze italiane nella promozione della progettazione europea per la filiera circolare del tessile, la società italiana Ereb Srl ha riunito tutti i partener del consorzio Sustain-tex a Venezia, per il secondo Transnational Project Meeting. Ereb Srl ha ospitato il secondo meeting progettuale presso la propria sede, ubicata all’M9 Museum di Venezia. Il gruppo di lavoro, riunito in un consorzio, mira a facilitare un percorso industriale e formativo verso l’adozione di modelli di business sostenibili applicati al settore dell’industria tessile, attraverso iniziative come lo sviluppo di un corso online sull’economia circolare e il tessile sostenibile, la produzione di modelli di business sostenibili per l’industria tessile, raccolti in un libro digitale, e lo svolgimento di un corso intensivo rivolto ai formatori del settore, sia accademici che industriali. Per raggiungere questi obiettivi, il consorzio è composto da membri provenienti sia dall’industria che dall’istruzione superiore ed è coordinato dall’Università di Bogazici, in Turchia.
L’industria tessile sta vivendo una trasformazione tecnologica che comporta una costante accelerazione dei processi produttivi, una riduzione dei materiali di scarto e la garanzia che i prodotti siano di elevata qualità. Nella nostra contemporaneità industriale solo alcuni dei campioni tessili realizzati dalle aziende vengono ispezionati attraverso operazioni di monitoraggio automatico o da personale altamente qualificato e specializzato, capace di identificare difetti e anomalie. L’industria tessile è fondamentale per l’economia, ma è un grande consumatore di risorse e un’importante emettitrice di gas a effetto serra.
Attualmente, nell’Ue la produzione e il consumo di prodotti tessili hanno il più alto impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici dopo l’alimentazione, gli alloggi e i trasporti. Questi impatti includono l’uso eccessivo di risorse naturali, acqua, terra e sostanze chimiche, il rilascio di gas a effetto serra e sostanze inquinanti. Riuscire, attraverso la progettazione europea, a favorire e promuovere nuovi modelli circolari per la filiera del tessile è una priorità delle istituzioni europee che puntano a disegnare una progettazione ecocompatibile, una prevenzione dei rifiuti e dell’inquinamento, degli innovativi materiali sicuri e a base biologica, nuovi flussi circolari di materiali e catene di approvvigionamento responsabili.
Coinvolgendo i responsabili delle politiche e dei programmi pubblici, la programmazione europea può aiutare a pianificare e a progettare politiche efficaci finalizzate a sostenerne l’attuazione della circolarità e della sostenibilità dei prodotti tessili. I partners del progetto Sustain-tex sono: Boğaziçi Üniversitesi, Environment Park, Crethidev, Tèxtils.Cat, Genista Foundation e la società Ereb Srl
Aggiornato il 07 novembre 2024 alle ore 10:58