n. 33 del 19 ottobre 2024

Di seguito la trascrizione dell’intera puntata a cura di Sandro Scoppa, conduce Gianfranco Fabi  

I saluti più cordiali ai nostri ascoltatori.

Questa settimana, la stampa ha posto l’accento su diversi temi importanti legati al mercato immobiliare e alle misure economiche in corso.

In primo luogo, la decisione della Banca centrale europea di tagliare il tasso sui depositi di 0,25 punti percentuali, portandolo al 3,25 per cento. Questa riduzione è la terza consecutiva, con l’obiettivo di contrastare il rallentamento dell’economia e avvicinare l’inflazione all’obiettivo del 2 per cento. Sebbene l’intervento fosse atteso, il presidente della banca centrale europea, Christine Lagarde, ha sottolineato che l’istituto resterà vigile, pronto a ulteriori interventi se necessario.

Sul fronte dei mutui, il taglio avrà effetti contenuti sulle rate, soprattutto per quelli a tasso variabile. Secondo gli esperti, la riduzione potrebbe tradursi in un risparmio mensile di circa 15-30 euro. Tuttavia, il beneficio sarà percepibile solo a partire dalle prossime settimane, dato che i mercati avevano già anticipato nei mesi precedenti la mossa dell’istituto centrale. Per i mutui a tasso fisso, invece, non sono previsti cambiamenti significativi nel breve termine​

In rilievo sui media anche l’analisi di Confedilizia relativa al mercato immobiliare italiano, che prospetta come i prezzi degli immobili siano oggi più bassi rispetto al 2010. Nonostante la crescita in altri Paesi europei, l’Italia ha registrato una significativa svalutazione del patrimonio immobiliare, con conseguenze rilevanti per proprietari e investitori. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante considerando l’aumento del costo della vita e la pressione fiscale sugli immobili, che ha contribuito a rallentare il mercato.

Confedilizia ha sottolineato che è necessaria una riforma strutturale per incentivare la ripresa del settore, proponendo misure di alleggerimento fiscale e una semplificazione delle normative, per rendere il mercato più dinamico e competitivo a livello europeo.

Gli organi di informazione hanno riportato le novità sul Bonus Ristrutturazione 2025, che potrebbe essere confermato al 50 per cento per la prima casa. Il governo starebbe infatti valutando di mantenere questo incentivo per chi ristruttura l’abitazione principale. L’obiettivo è quello di continuare a sostenere le ristrutturazioni edilizie, offrendo uno sconto fiscale significativo per interventi di riqualificazione, miglioramento dell’efficienza energetica e altri lavori di ammodernamento.

Il Bonus, che già oggi rappresenta una delle agevolazioni più utilizzate dagli italiani, potrebbe rimanere al 50 per cento con una detrazione ripartita su più anni, ma restano ancora da definire i dettagli concreti. La conferma del bonus, e le modalità di accesso, dipenderanno dalle successive decisioni dell’Esecutivo e dall’approvazione della manovra economica, attesa nelle prossime settimane.

Da segnalare infine che Patrizia, specializzata nel settore degli investimenti in economia reale, ha rilasciato il rapporto European Residential Insights 2024/2025, che presenta una prospettiva positiva per il mercato abitativo europeo. Il settore rimane attrattivo per investitori a basso rischio, con opportunità crescenti in segmenti come gli alloggi per studenti e il co-living. La transizione verso edifici sostenibili, con la rigenerazione “brown-to-green”, offre ulteriori possibilità di investimento.

Il rapporto evidenzia inoltre segnali di stabilizzazione nei prezzi e rendimenti, grazie a condizioni creditizie più favorevoli. Con la riduzione dei tassi di interesse, si prevede una ripresa nelle compravendite, soprattutto in un contesto che favorisca la rigenerazione urbana e l’incremento degli alloggi accessibili.

Il commento del direttore dell’Opinione delle Libertà, Andrea Mancia, chiude il presente podcast.

Aggiornato il 21 ottobre 2024 alle ore 09:46