Logistica: comparto in espansione

“Leva economica per il nostro sistema”

Un comparto che oggi genera un valore di circa 93 miliardi di euro e che coinvolge settori cardine per l’economia del nostro Paese quali trasporti, porti e aeroporti. Andrea D’Angelo (nella foto), esperto del settore, presidente dell’associazione datoriale Ansi – Logistica integrata, che rappresenta imprese con più di 5mila addetti dell’ultimo miglio, e membro del Consiglio nazionale Fiap (Federazione italiana autotrasportatori professionali) con delega alla portualità, fa il punto della situazione di un settore in rapido sviluppo.

Il settore affronta nuove e diverse criticità, legate soprattutto alla difficile situazione geopolitica.

Come sappiamo, lo scenario internazionale è complicato. Le difficoltà che gli operatori della logistica devono affrontare sono delicate, quotidiane. Nonostante questa situazione, le nostre aziende sono solide. Stando ai dati di Randstad Research, in Italia sono 1,16 milioni gli occupati nella logistica e il valore generato equivale a 92,7 miliardi di euro, ossia il 5,41% del Prodotto interno lordo. Numeri che possono senz’altro migliorare ancora.

Come?

Ritengo che tutta la filiera possa mostrare ancora più compattezza di fronte alle sfide. Sono molti gli attori del comparto, non solo il trasporto, penso agli hub, agli operatori intermodali, ai porti e agli aeroporti. Credo che possiamo creare una maggiore cultura di rete. Se facciamo sistema, per come è fatta l’Italia, per il ruolo che ha nel Mediterraneo, e per la qualità degli investimenti che derivano dal Pnrr, la logistica nazionale può considerarsi una risorsa per tutta Europa.

Come si passa dalle intenzioni ai fatti?

Se facciamo squadra si possono mettere in campo nuovi strumenti verticali ad esempio nell’Intelligenza artificiale generativa. Penso a sistemi costruiti su misura per la logistica e per le sue specificità, da alimentare in via esclusiva con i dati provenienti da tutto il comparto. Solo così i vantaggi saranno tangibili. Da qui la proposta, lanciata come Ansi – Logistica integrata, di una cabina di regia nazionale per lo sviluppo di un Modello di linguaggio di grandi dimensioni, nazionale ed europeo, strategico ed orientato alla logistica, che fornisca soluzioni alla filiera.

La modernizzazione però non è solo Intelligenza artificiale.

L’approccio da mantenere è quello che punta su sostenibilità, innovazione e competitività. Con un impegno costante per la digitalizzazione e la cybersecurity del sistema logistico, dell’intermodalità e dei poli portuali. Formando e tutelando sempre i lavoratori. La priorità è aggiornare i processi e potenziare l’efficienza operativa. Ad esempio, attraverso l’intelligenza artificiale e i big data, le merci possono essere seguite lungo tutto il loro percorso intermodale, facilitando il passaggio fluido da nave a treno o camion. Questo sistema consente di ottimizzare le risorse, migliorare la sicurezza e ridurre i costi operativi. Sulla sostenibilità, poi, occorre studiare nuove forme di economia circolare e di riutilizzo energetico di rifiuti e biomasse, oltre che realizzare opere e canali di fornitura in un’ottica di sovranità energetica.

Lei è di Civitavecchia, centro strategico a livello portuale e non solo.

Civitavecchia è innanzitutto un grande porto, lo affermo da cittadino prima ancora che da addetto ai lavori. I dati dei flussi crocieristici dicono che è stata ormai superata la soglia annuale dei 3 milioni di passeggeri e lo scalo si conferma primo in Italia e secondo in Europa. Si deve continuare a puntare sul turismo e sull’efficienza nella logistica crocieristica, ma si può ulteriormente sviluppare la cantieristica navale, con annessi impatti positivi in termini occupazionali, e aumentare il traffico container. Serve una nuova area, in modo da incrementare le unità movimentate e rafforzare le attività commerciali. Aggiungo che il porto rappresenta oggi la piattaforma di congiunzione primaria tra le tre modalità di trasporto che dominano la scena logistica: gomma, ferro e acqua. La chiave sta nel coordinare il trasferimento rapido delle merci da una modalità all’altra, massimizzando così la produttività del sistema logistico.

Aggiornato il 11 ottobre 2024 alle ore 09:40