Quando il Pnrr diviene volano di crescita: il caso della Croazia

Numerosi analisti economici e imprenditori italiani interessati al mondo dei Balcani invitano a monitorare con attenzione le risorse del Pnrr in Croazia, che sta incrementando riforme, piani di investimento focalizzati sulla transizione verde, sulla trasformazione digitale, la coesione sociale, la diversificazione energetica e la ricostruzione post-terremoto. Il Pnrr croato rappresenta una grande opportunità per creare nuovi e fruttuosi partenariati, tanto più che la Croazia ne è il maggior beneficiario tra i Paesi europei rispetto alle dimensioni della sua struttura economica. Una grande attenzione è dedicata alla diversificazione energetica con il rigassificatore off-shore Gnl dell’isola di Veglia, su cui il Governo croato ha investito notevolmente.

L’approvazione dei nuovi progetti di ampliamento energetico aumenterà la capacità di produzione da 2,6 a 6,1 miliardi di metri cubici l’anno grazie agli importanti finanziamenti da parte dell’Unione europea, che intende ridurre la dipendenza energetica europea. Enormi opportunità anche per le imprese italiane. Paolo Trichilo, ambasciatore italiano in Croazia, ha recentemente dichiarato: “Il Pnrr croato rappresenta una grande opportunità per creare nuovi e fruttuosi partenariati. Le imprese italiane sono pronte a mettere a disposizione le loro competenze, con particolare riferimento ai settori dei trasporti e delle infrastrutture: il Pnrr croato ha destinato 4,5 miliardi di euro per 750 chilometri di linee ferroviarie in 10 anni, 320 chilometri per infrastrutture idriche, infrastrutture portuali e nuovi finanziamenti sulla ristrutturazione degli edifici post terremoto e per la diversificazione energetica”.

Croazia e Slovenia inoltre stanno pianificando ulteriori investimenti per la decarbonizzazione del settore energetico nei prossimi anni, che saranno finanziati in gran parte dall’Unione europea. Tale progettualità offre interessanti opportunità per le aziende europee di essere coinvolte nello sviluppo dell’energia solare, e di unirsi a partenariati a lungo termine tra l’industria e le organizzazioni di ricerca. Secondo le proiezioni, nel biennio 2024-2025 la crescita del Pil croato si attesterà a tra il 2,6 e il 2,8 per cento, trascinata da una forte domanda interna, dall’innalzamento delle retribuzioni – aumentate in media del 20 per cento nel 2023 – e da una forte decrescita dell’inflazione.

Il premier croato Andrej Plenković ha recentemente annunciato che la Croazia ha già ricevuto 3,6 miliardi di euro nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con ulteriori fondi in arrivo nei prossimi due anni e mezzo. Questi finanziamenti, ha affermato Plenković, saranno utili per “portare avanti una serie di progetti vitali per il Paese”. L’attuazione delle riforme e dei progetti previsti dal Pnrr croato contribuirà sia a rafforzare l’efficienza produttiva del Paese che a migliorarne la competitività nel contesto regionale e internazionale. Più in generale, le riforme previste consentiranno di migliorare il clima di fiducia degli imprenditori e degli investitori, favorendo l’attrazione di ulteriori investimenti esteri.

Aggiornato il 27 agosto 2024 alle ore 11:10