Sovranità fiscale: è tempo di abolire il sostituto d’imposta

Meno burocrazia e più trasparenza. L’abolizione del sistema del sostituto d’imposta rappresenta un passo fondamentale verso una fiscalità più trasparente, efficiente e responsabile, promuovendo al contempo la sovranità fiscale dei cittadini. Di seguito, vengono esposti i motivi, i benefici ei risultati attesi di questa proposta, supportati da dati e confronti internazionali.

Cosa è il sostituto d’imposta? Il sistema del sostituto d’imposta prevede che il datore di lavoro trattenga le imposte sui redditi dei lavoratori dipendenti e le versi allo Stato. Sebbene sia nato con l'intento di semplificare la riscossione delle imposte, questo sistema ha portato a interferenze burocratiche e costi amministrativi significativi. Secondo uno studio della Banca mondiale del 2020 , l'Italia si colloca al 128° posto su 190 Paesi per facilità di pagamento delle tasse, con le aziende che spendono in media 238 ore all’anno per adempiere agli obblighi fiscali, rispetto alla media Ocse di 159 ore. Il costo amministrativo per le imprese italiane è stimato in circa 3 miliardi di euro l’anno, una cifra che potrebbe essere drasticamente ridotta con un sistema fiscale più diretto e trasparente. Inoltre, secondo un’indagine della Cgia di Mestre, il 30 per cento dei piccoli imprenditori italiani considera la burocrazia fiscale come uno dei principali ostacoli alla crescita.

In molti Paesi europei, il sistema del sostituto d’imposta è meno oneroso o addirittura inesistente. In Svizzera , ad esempio, i lavoratori dipendenti ricevono il loro reddito lordo e sono responsabili del pagamento diretto delle proprie imposte tramite una dichiarazione annuale. Questo approccio promuove la responsabilità individuale e la trasparenza. Secondo il Global Competitiveness Report del World Economic Forum , la Svizzera si classifica al 2° posto per efficienza del sistema fiscale, mentre l'Italia è al 45° posto. Analogamente, in Germania , dove il sistema fiscale è meno centralizzato, le aziende dedicano in media 218 ore all’anno agli adempimenti fiscali, con un costo significativamente inferiore per la gestione delle imposte.

1) Sovranità fiscale: un concetto fondamentale. Significa ripristinare ai cittadini il controllo diretto sulle proprie finanze, riducendo l’intermediazione dello Stato nei processi fiscali quotidiani. Questo concetto è fondamentale per promuovere la responsabilità individuale e la consapevolezza fiscale, aspetti che possono rafforzare la fiducia nel sistema fiscale e incentivare un comportamento finanziario più responsabile.

2) Empowerment dei cittadini: con l’abolizione del sistema sostituto d’imposta, i cittadini avranno la possibilità di gestire direttamente il pagamento delle proprie imposte, aumentando la loro autonomia e consapevolezza finanziaria. Questo non solo riduce la burocrazia, ma promuove anche una maggiore partecipazione civica e un senso di responsabilità collettiva. In un sondaggio condotto dalla Fondazione Bruno Leoni, il 72 per cento degli intervistati ha dichiarato di sentirsi più responsabile e consapevole delle proprie finanze quando gestisce direttamente il pagamento delle imposte.

3) Trasparenza e controllo: la sovranità fiscale garantisce che i cittadini possano vedere chiaramente quanto pagano in imposte e come queste risorse vengono utilizzate. Questo livello di trasparenza è essenziale per costruire e mantenere la fiducia nel sistema fiscale e nelle istituzioni governative. Un rapporto dell’Ocse ha evidenziato che nei Paesi con maggiore trasparenza fiscale la conformità volontaria dei contribuenti è superiore del 15 per cento.

4) Deduzioni e detrazioni fiscali: con l’abolizione del sostituto d'imposta i dipendenti avrebbero un maggiore controllo sulle deduzioni e le detrazioni fiscali a cui hanno diritto. In un sistema di autoliquidazione, ogni cittadino può dichiarare e dedurre direttamente spese mediche, educative e altre detrazioni, riducendo l’imposta netta da pagare. Attualmente, solo il 60 per cento delle famiglie italiane sfrutta le detrazioni fiscali disponibili, a causa della complessità del sistema.

5) Maggiore consapevolezza finanziaria: la responsabilità del pagamento delle proprie imposte aumenterà la consapevolezza finanziaria dei cittadini, promuovendo una cultura fiscale più attenta e responsabile. In Svizzera, il 78 per cento dei cittadini ha una buona conoscenza delle proprie imposte grazie al sistema di autoliquidazione, secondo l’Istituto svizzero di Politica economica.

6) Trasparenza e controllo (parte seconda): i lavoratori avranno una visione chiara del proprio reddito lordo e delle imposte pagate, migliorando la trasparenza e il controllo delle proprie finanze. Secondo uno studio dell’Università di Zurigo, l’85 per cento dei cittadini svizzeri ritiene che il sistema fiscale diretto aumenta la trasparenza e la fiducia nel sistema fiscale.

7) Benefici economici e amministrativi. Riduzione della burocrazia: le aziende non dovranno più fungere da esattori per conto dello Stato, riducendo i costi amministrativi e semplificando le procedure fiscali. Secondo uno studio dell’Università di Milano, la semplificazione burocratica potrebbe ridurre i costi amministrativi delle imprese del 15-20 per cento. Un rapporto di Confartigianato stima che la burocrazia fiscale costa alle Pmi italiane circa 22 miliardi di euro all’anno.

8) Efficienza del sistema fiscale: un sistema di pagamento diretto delle imposte può ridurre le inefficienze e le distorsioni causate dal sistema attuale, migliorando la raccolta delle entrate fiscali. L’esperienza svizzera dimostra che un sistema diretto non compromette la capacità dello Stato di raccogliere imposte, mantenendo alti livelli di conformità fiscale. Secondo il Global Competitiveness Report, i Paesi con sistemi fiscali più diretti hanno una compliance fiscale del 95 per cento, rispetto all’85 per cento dei Paesi con sistemi più complessi.

(*) Presidente nazionale Partito liberale italiano

Aggiornato il 06 agosto 2024 alle ore 12:18