Cent’anni a difesa dei diritti di proprietà, celebrazioni ad Amsterdam

Il 31 maggio scorso, le delegazioni delle Associazioni della proprietà immobiliare di 28 Paesi europei si sono riunite ad Amsterdam per celebrare due importanti eventi: la Giornata internazionale della proprietà e il centenario dell’Unione Internazionale della Proprietà Immobiliare (Uipi). Fondata nel 1923 a Parigi da Jean Larmeroux, allora presidente dell’Union Nationale de la Propriété Immobilière, l’Uipi, rappresentata in Italia da Confedilizia, difende i diritti dei proprietari immobiliari.

Venticinque anni dopo la costituzione dell’Uipi, nel 1948, le Nazioni Unite dichiararono il 10 dicembre come “Giornata internazionale dei diritti dell’uomo”, a seguito dell’adozione della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che riconosceva il diritto di proprietà come un diritto umano fondamentale. Negli anni successivi, tutte le istituzioni europee hanno riconosciuto il diritto di proprietà, inclusa la Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo.

L’articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sancisce che: “Ogni individuo ha il diritto di possedere una proprietà personale o in comune con altri. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà”.

Nel 2004, l’Assemblea generale dell’Uipi, guidata dal presidente Stratos Paradias, ha istituito la “Giornata internazionale della proprietà” (Property Day) per ricordare ai governi l’importanza del diritto di proprietà, spesso minacciato da esecutivi nazionali e legislazione europea, come dimostra la recente direttiva sulle case green. Il primo Property Day fu celebrato ufficialmente a Bruxelles, presso la sede del Parlamento europeo. Negli anni successivi, le celebrazioni si sono svolte a Vienna, Tirana, Bucarest, Parigi, Dublino, Liegi, Londra, Genova, Atene, Varsavia, Lisbona e Budapest. Nel 2024, l’evento è stato ospitato dall’organizzazione della proprietà edilizia dei Paesi Bassi (Vereniging Eigen Huis).

Nel suo intervento, il presidente Paradias ha ricordato che il diritto di proprietà è stato riconosciuto dalle istituzioni internazionali perché il libero godimento della proprietà è la forza trainante dell'iniziativa privata, del lavoro produttivo, del risparmio, della crescita della ricchezza e della prosperità globale. La proprietà diffusa offre alloggi a milioni di cittadini europei, supporta il mercato delle locazioni e contribuisce significativamente ai bilanci statali attraverso il pagamento delle tasse. Essa favorisce anche lo sviluppo economico e sociale delle città ponendo sul mercato delle locazioni locali commerciali.

Tuttavia, nonostante il diritto alla proprietà sia ufficialmente riconosciuto, non sempre viene rispettato come un vero diritto fondamentale dell’uomo. Durante la pandemia, ad esempio, molti governi nazionali hanno introdotto restrizioni sulle locazioni e sospeso l’esecuzione degli sfratti. Inoltre, il Green Deal della Commissione europea, con le sue misure restrittive in tutti i settori economici, rappresenta un’altra minaccia.

In un secolo di attività, l’Uipi ha costantemente perseguito i suoi obiettivi, tutelando gli interessi dei proprietari immobiliari e difendendo i diritti fondamentali di proprietà contro ogni minaccia. Ora, è cruciale far capire ai governi che la ripresa delle economie nazionali è impossibile senza il rispetto dei diritti di proprietà e il normale funzionamento del mercato immobiliare e delle locazioni.

(*) Responsabile relazioni istituzionali ed affari esteri della Confedilizia

Aggiornato il 24 giugno 2024 alle ore 10:07