n. 22 del 1 giugno 2024

Di seguito la trascrizione dell’intera puntata a cura di Confedilizia.

Un saluto cordiale insieme al ben ritrovati a tutti i nostri ascoltatori. In evidenza negli organi di informazione i contributi sull’approvazione in Consiglio dei ministri del decreto Salva casa 2024. Si tratta del nuovo Piano casa, promosso dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che contiene importanti novità che riguardano la sanatoria delle difformità urbanistiche. L’obiettivo del provvedimento è “liberare” gli appartamenti ostaggio di una normativa rigida e frammentata, che ne ostacola la commerciabilità e, talora, preclude l’accesso a mutui, sovvenzioni e contributi. Il decreto interviene solo nelle casistiche di minore gravità, incidendo sulle cosiddette difformità lievi. E ciò esclude che si tratti di un condono edilizio.

Per Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia: “L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche è una buona notizia. Si tratta di misure di buon senso, che saranno utili ai proprietari di casa e al mercato immobiliare. Ora la palla passa al Parlamento, che potrà valutarle ed eventualmente perfezionarle”.

Altri interventi della stampa hanno riguardato la direttiva europea sulle case green, che è stata approvata prima dal Parlamento europeo e poi dall’Ecofin ed entrerà in vigore il 28 maggio, venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Per recepire detta direttiva, gli Stati membri hanno tempo 24 mesi. Nello specifico, il Governo dovrà adottare il decreto legislativo almeno quattro mesi prima del termine di recepimento indicato nella direttiva, che è il 29 maggio 2026, di conseguenza entro gennaio 2026.

La pozione di Confedilizia sull’argomento è nota. L’auspicio è che il futuro Parlamento europeo, che nascerà dalle prossime elezioni, intervenga con decisione per annullare la direttiva o, comunque, per modificarla secondo principi e criteri che non pregiudichino il patrimonio immobiliare italiano e la situazione economica delle famiglie.

Ancora in rilievo il Rapporto Immobiliare 2024 dell’Osservatorio dell’Agenzia delle entrate, che analizza i dati delle compravendite e dei mutui ipotecari nelle principali città italiane per popolazione. Esso ha indicato la dinamica di contrazione registrata a livello nazionale con un calo dell’11,6 per cento rispetto al 2022. Tra le città, il calo è più accentuato in particolare per il mercato residenziale della città di Bologna, -16,1 per cento rispetto al 2022, e della città di Roma, -14,4 per cento, che da sola rappresenta il 32 per cento delle transazioni del mercato nelle grandi città. Piuttosto elevati risultano i decrementi anche a Milano e a Firenze, che registrano un calo di compravendite intorno al 13 per cento sul 2022.

Milano rimane, tra le grandi città, quella con l’indice della dinamica di mercato più elevato, seguono Torino, Genova, e Bologna, con 2,48 per cento. In termini assoluti, Roma rimane la città italiana con il maggior volume di compravendite di abitazioni, superiore alle 34 mila unità.

Da segnalare infine le notizie che riguardano la pubblicazione del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni di Bankitalia in collaborazione con Tecnoborsa, relativa al primo trimestre dell’anno. L’indagine condotta su un campione di agenti immobiliari dal 27 marzo al 29 aprile 2024 ha rilevato una stabilità nei prezzi delle case. Tanto la domanda, pur in lieve miglioramento, che l’offerta, rimangono deboli. Gli agenti evidenziano una riduzione del numero di transazioni sia rispetto al trimestre precedente sia a quello corrispondente del 2023.

La chiusura del presente podcast è affidata al commento di Valentina Diaconale, giornalista dell’Opinione delle Libertà: “Al via l’iter della proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione del regime vincolistico per le locazioni non abitative e la liberalizzazione del settore. È una iniziativa promossa da L’Opinione delle Libertà, che ricalca quella felicemente portata avanti in Argentina dal premier Javier Milei. Detta iniziativa è finalizzata all’abrogazione della legge dell’equo canone, che da oltre 40 anni soffoca la vitalità del mercato immobiliare ed è tra le principali cause della desertificazione commerciale, del degrado dei centri storici, della rarefazione dell’offerta di immobili a uso diverso dall’abitativo e delle iniziative imprenditoriali, di problemi di sicurezza. È un’iniziativa di fondamentale importanza, alla quale sono chiamati a fornire il loro sostegno tutti coloro che hanno a cuore la libertà di scelta e la proprietà privata, il progresso economico e sociale”.

(*) A cura di Sandro Scoppa, conduce Gianfranco Fabi

Aggiornato il 03 giugno 2024 alle ore 16:12