n. 21 del 25 maggio 2024

Di seguito la trascrizione dell’intera puntata a cura di Confedilizia.

I saluti più cordiali e un ben ritrovati ai nostri ascoltatori. La stampa ha messo in evidenza la previsione è contenuta nella nona edizione di Real Estate Data Hub, il report realizzato dai Centri Studi di Re/Max Italia e di Avalon Real Estate in collaborazione con l’Ufficio studi di 24Max, secondo cui dal secondo semestre dell’anno in corso si registrerà la ripresa del mercato immobiliare italiano. Ciò è dovuto stop alla politica monetaria restrittiva della Banca centrale europea e alla riduzione dei tassi prevista per i prossimi mesi, che hanno iniziato a riattivare il mercato e sbloccato l’atteggiamento cautelativo adottato finora dagli investitori, con un aumento graduale della domanda nella seconda parte dell’anno.

Sempre in merito al mercato immobiliare, uno studio di Idealista, il portale leader per sviluppo tecnologico in Italia, ha rilevato un aumento nel primo trimestre 2024 della redditività lorda degli investimenti nell’immobiliare residenziale, che ha raggiunto l’8,6 per cento, rispetto all’8,2 per cento di fine 2023. Si tratta di una redditività che risulta più del doppio rispetto ai tassi offerti dai titoli di Stato a 10 anni, che si attestano al 3,2 per cento. In detto studio è anche indicato che i locali commerciali (negozi) restano l’investimento immobiliare più redditizio, rispetto agli uffici e ai garage. I box auto risultano essere l’investimento meno remunerativo per gli investitori.

Altri contributi apparsi su gli organi di informazione hanno riguardato l’audizione di Confedilizia da parte delle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia della Camera dei deputati, nell’ambito dell’esame del disegno di legge del Governo in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. In tale occasione, come riportato in una nota diffusa successivamente, la Confederazione della proprietà edilizia ha espresso apprezzamento per l’introduzione di misure più efficaci per contrastare l’occupazione arbitraria di immobili, un problema diffuso che interessa tutto il territorio nazionale e che genera un crescente allarme sociale.

Degni di menzione sono anche gli interventi che hanno ripreso la recente decisione della Corte di cassazione che ha esaminato varie questioni in tema di pattuizioni nei contratti di locazione a uso diverso da abitazione, tra cui la norma contenuta nel decreto Slocca Italia. Questa ha disposto la liberalizzazione del mercato locativo per gli immobili con canoni superiori a 250mila euro, a condizione che non siano qualificati di interesse storico. Nella sentenza della Corte viene specificato che la deroga alle disposizioni restrittive, contenute nella vecchia legge dell’equo canone, deve essere realizzata non in modo generico ma attraverso specifiche previsioni contrattuali, ed essa può riguardare la durata, il canone e le sue modalità di aggiornamento.

Sui media in risalto anche la pubblicazione del Rapporto immobiliare 2024, redatto dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Abi e altri organismi e associazioni. Lo stesso analizza annualmente i dati del mercato immobiliare italiano, in termini di compravendite, mutui ipotecari e locazioni.

Il report 2023 prospetta che il numero di abitazioni compravendute in Italia ha registrato un’inversione del trend di crescita dei volumi transati in atto dal 2014, che è apparsa più accentuata nelle aree del Centro, e nel Nord Est. In calo anche il numero delle abitazioni vendute, dei depositi pertinenziali, di box e posti auto nonché del fatturato. Identica cosa per gli acquisti di abitazioni assistiti da mutuo ipotecario, che hanno della fase di rialzo dei tassi di interesse. In aumento invece le locazioni sia abitative sia quelle a uso diverso.

Si segnala in chiusura del presente podcast il commento di Lorenzo Cianti, giornalista di Atlantico Quotidiano: “Se l’Italia vuole sconfiggere una volta per tutte il Moloch del dirigismo, deve prendere come modello l’Argentina di Javier Milei. Il neo-presidente libertario ha varato di recente un mega-decreto, ribattezzato Pacto de Mayo, che mira a combattere l’eccessiva regolamentazione dell’economia argentina. I provvedimenti intrapresi sono numerosissimi. C’è un dettaglio, in particolare, sul quale è bene soffermarsi: il Pacto de Mayo abroga la legge sulle locazioni attualmente in vigore. Piena libertà nel decidere la durata dell’affitto; via l’obbligo di registrare il contratto; eliminati gli obblighi di risoluzione a cui i proprietari erano sottoposti. Rispetto a novembre, a Buenos Aires si registra un boom dell’offerta di appartamenti da affittare, ai massimi dal 2016. L’operazione di El Loco ne è l’ennesima dimostrazione: l’intervento statale e le logiche pianificatrici umiliano l’economia, alterando l’incontro tra la domanda e l’offerta e spingendo i consumatori in un vicolo cieco. L’alternativa è chiara: dare ossigeno al mercato immobiliare con il taglio della burocrazia e la rimozione delle catene che legano sia i proprietari sia i potenziali acquirenti. Milei ci sta riuscendo. Che la sua lezione porti l’Italia a cambiare strada?”.

(*) A cura di Sandro Scoppa, conduce Gianfranco Fabi

Aggiornato il 27 maggio 2024 alle ore 16:45