Comprare casa: un sogno ancora realizzabile?

L’acquisto della casa, intesa come luogo sicuro dove trascorrere la propria vita, è da sempre il sogno di molti giovani. Una tappa importante per la vita di ciascun individuo che segna il passaggio alla vita adulta e che spesso rappresenta una soddisfazione rispetto ai sacrifici svolti. Ma acquistare una casa è ancora il sogno dei giovani? E se la risposta è affermativa, è ancora un sogno realizzabile? I tempi moderni e l’attuale stato del mercato del lavoro, hanno determinato un vero e proprio mutamento delle prerogative dei giovani. In particolare, l’instabilità lavorativa ha inciso in modo considerevole sul desiderio di avere una casa di proprietà, così da non ricoprire più il primo posto della lista dei desideri della generazione futura. Mutamento che può, dunque, imputarsi alle serie difficoltà che i giovani incontrano per l’acquisto della casa, ma anche alla trasformazione delle abitudini di vita. Questi sono risultati a cui è giunto il rapporto Collaborare e abitare. Il diritto alla casa nelle metropoli per le nuove generazioni, realizzato dalla ricercatrice Silvia Cafora del Politecnico di Torino, con il supporto di Fondazione Cariplo.

L’indagine, il cui l’obiettivo è stato quello di “esplorare l’attuale situazione abitativa e le eventuali cause di disagio e insoddisfazione da essa derivanti” degli under 40, ha evidenziato come il trend di mobilità giovanile in Italia sia crescente. In altre parole, si registra un progressivo aumento dei soggetti che preferiscono vivere in affitto anziché possedere una casa, soprattutto a causa della precarietà economica e lavorativa che incide nella scelta di affitto per il 42 per cento. Così come molti giovani, si mostrano interessati a soluzioni abitative alternative basate su coabitazione, condivisione degli spazi e collaborazione tra le persone. Il numero dei giovani intervistati è di 500, tra donne (il 62 per cento) e uomini (il 33 per cento), e con una età compresa tra i 23 e i 40 anni.

Un progetto che mostra come il 50 per cento degli intervistati abbia già cambiato più volte la città di residenza negli ultimi dieci anni, mentre il 70 per cento almeno una volta nella vita. La ragione? Sempre la solita: la difficoltà nel trovare una stabilità lavorativa. Per questo il 41 per cento, dei giovani, oggi, apprezza modalità abitative collaborative; il 32 per cento valuta la possibilità di vivere in una casa in affitto con un progetto collaborativo mentre il 38 per cento in una casa di proprietà con un progetto collaborativo. Una situazione che accumuna anche i giovani del Regno Unito dove, secondo i dati di una ricerca ripresa da Business Insider, il 42 per cento degli under 40 non possiede un’abitazione e non intende acquistarla. Una generazione che, dunque, risente dell’incremento del costo della vita, della crescita dei tassi d’interesse per accendere un mutuo e dei prezzi sempre più elevati degli immobili. Non resta che sperare nel venir meno di questi plurimi ostacoli, così da consentire ai giovani di percorrere serenamente la strada verso l’acquisto di una prima casa.

Aggiornato il 27 maggio 2024 alle ore 16:40