La Banca centrale europea il 6 giugno dovrebbe effettuare il taglio dei tassi. Secondo gli analisti, nella riunione di giugno, i vertici della Bce dovrebbero decidere la prima sforbiciata ai tassi applicati sui mutui. Dopo due anni di rincari consecutivi, quello di giugno dovrebbe essere il primo taglio tanto atteso. Secondo i mercati, il taglio dei tassi di giugno è certo, invece resta non poca incertezza per i mesi a venire. Come scrive Trend Online, le indicazioni di Christine Lagarde al riguardo sono state ambigue, tanto che è difficile prevedere se il taglio di giugno sarà un “caso isolato” o farà da “apripista” per i prossimi. È stato considerato plausibile che il Consiglio direttivo si troverebbe in una posizione tale da poter iniziare ad allentare la restrizione di politica monetaria, in occasione della riunione di giugno, nel caso in cui prove aggiuntive ricevute entro quel momento confermassero l’outlook sull’inflazione di medio termine contenuta nelle proiezioni di marzo.
Così dicono i verbali diffusi a seguito della riunione della Bce dell’11 aprile. Mercati, investitori e risparmiatori che hanno comprato casa con il mutuo intendono farlo si domandano se dopo il primo taglio ce ne saranno altri. Il motivo è evidente: per dare una boccata di respiro non basta una sola sforbiciata, soprattutto per coloro che hanno visto triplicare la loro rata del mutuo. Altro problema da affrontare, che influenza le decisioni in merito al taglio dei tassi dei mutui, è la produttività dei Paesi Ue. Come sottolinea il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos, “la produttività è molto bassa e ciò porta a un aumento molto significativo dei costi unitari del lavoro. Questo è qualcosa di particolarmente importante per i servizi perché i servizi sono ad alta intensità di lavoro e l’evoluzione dei costi unitari del lavoro determinerà una parte importante delle pressioni sui prezzi che vedremo nel prossimo futuro”.
Aggiornato il 23 maggio 2024 alle ore 17:51