Il primo fondo comune di investimento venne istituito nel 1774 ad Amsterdam, allora capitale finanziaria globale. Il fallimento della English East India Company provocò il crollo delle Borse e indusse un broker di nome Ketwich a proporre ai propri clienti uno strumento finanziario che mitigasse i rischi per i piccoli investitori, proteggesse il capitale, offrisse un rendimento minimo e limitasse il numero di operazioni di investimento e disinvestimento. In tempi più recenti il primo fondo comune aperto nacque nel 1920, a Boston. Negli anni Cinquanta e Sessanta, in Italia, le banche e gli uffici postali dominavano incontrastate il mercato con i propri strumenti di raccolta diretta (libretto di deposito, conto corrente, cartelle fondiarie, buoni fruttiferi). La Legge 77/83 (“Istituzione e disciplina dei fondi comuni d’investimento mobiliare”) fu il vero atto di nascita dell’industria del risparmio gestito nel nostro Paese.
Nel 1984 nacque il primo prodotto conforme alla nuova normativa italiana. Ma che cos’è un fondo comune di investimento? Un fondo comune di investimento e uno strumento finanziario paragonabile a un “grande salvadanaio” dove confluiscono le risorse di piccoli e grandi risparmiatori. La gestione del “salvadanaio” e affidata a una società di gestione degli investimenti che offre il vantaggio di un servizio di investimento professionale a tutti i risparmiatori che altrimenti, avendo a disposizione un piccolo capitale o essendo privi delle competenze necessarie, non potrebbero permetterselo. Il gestore di un fondo investe in diverse tipologie di attivi quali liquidità, obbligazioni, azioni, valute.
La decisione su cosa comprare dipende dall’obiettivo d’investimento del fondo. I fondi investono in diverse tipologie di attività sottostanti che permettono, attraverso il concetto di diversificazione, di attutire notevolmente i rischi a cui è sottoposto il risparmiatore. Spieghiamoci meglio: se si investe in un numero esiguo di aziende acquistandone le azioni sarai interamente ai destini di tali organizzazioni; investendo in un fondo, invece, i risparmi vengono investiti in centinaia di società, rendendoti meno dipendente dal successo o fallimento di una singola azienda, e creando un portafoglio diversificato.
Aggiornato il 21 febbraio 2024 alle ore 12:04