Tranquilli. I tassi d’interesse di riferimento della Banca centrale europea presto cominceranno a scendere. La riduzione del costo del denaro sarà quanto prima deciso dal board della Bce; non perché sia già stato raggiunto il target del 2 per cento dell’inflazione prevista, ma perché la presidente Christine Lagarde, fortemente voluta al timone della Banca centrale, dalla diarchia franco-tedesca, subirà la pressione politica da parte del cancelliere tedesco Olaf Scholz e dal presidente francese Emmanuel Macron. L’allentamento della stretta creditizia è diventata indispensabile per entrambi i leader in crisi nelle loro nazioni. La Germania è alle prese di una crisi economica e politica che ha determinato il crollo verticale dei consensi per il “Governo semaforo” giallo, rosso e verde e con la recessione economica che è stata registrata per l’Esercizio 2023. Stagnazione economica che si prevede continuerà almeno per il primo trimestre del 2024.
Il presidente francese è anch’egli alle prese con una seria crisi di consenso e di una difficile situazione sociale in Francia che è sfociata nella recentissima crisi politica che ha portato alla sostituzione del primo ministro. Il nuovo premier, il giovane Gabriel Attal, è un fedelissimo di Macron, e ha sostituito Élisabeth Borne nel tentativo di recuperare consensi in vista delle fondamentali elezioni europee. L’unico dubbio è se si muoverà per prima la Bce o la Federal Reserve statunitense. Negli ultimi tempi la governatrice della Banca centrale europea ha sempre seguito pedissequamente le decisioni di politica monetaria prese dal presidente della Banca centrale statunitense Jerome Powell. Tuttavia, nelle condizioni date, le elezioni per il Parlamento europeo si terranno prima (entro il 9 giugno 2024) delle elezioni presidenziali americane che si terranno il 5 di novembre, è molto probabile che la riduzione dei tassi d’interesse di riferimento inizieranno per prima in Europa che, a causa della stretta creditizia, è entrata in una fase di stagnazione economica.
Seguirà la riduzione dei tassi la Federal Reserve per cercare di sostenere Joe Biden che è dato, dai sondaggi elettorali, per perdente sul probabile candidato repubblicano Donald Trump che ha stravinto le primarie repubblicane in Iowa. La manovra rigida sui tassi d’interesse da parte della Bce è sempre stata ispirata dalla Germania e dai suoi paesi satelliti ed ha sempre danneggiato il nostro Paese. Per paradosso, questa volta, la politica monetaria più accomodante della Banca centrale europea che sarà adottata per aiutare elettoralmente la Francia e la Germania e i suoi leader, favorirà indirettamente anche il governo presieduto da Giorgia Meloni.
Aggiornato il 17 gennaio 2024 alle ore 12:33