Sconti e cucina degli avanzi: cambia il menù degli italiani

Cambia il carrello della spesa nel nostro Paese. Secondo quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis su “La guerra in tavola” diffusa in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House-Ambrosetti a Villa Miani, a Roma, muta il menu di oltre un italiano su 3. Come riferito da Coldiretti in una nota, “anni di guerre e pandemia hanno causato incertezza, smarrimento e disagio tra le famiglie, ma hanno anche avuto l’effetto positivo di spingere gli italiani ad adottare comportamenti più virtuosi, da una maggiore propensione a una spesa più consapevole, a un rinnovato senso patriottico di sostegno all’economia nazionale, dalla sensibilità verso la riduzione degli sprechi alla riscoperta delle buone pratiche della tradizione”.

Rispetto a un anno fa, gli italiani – secondo Coldiretti – hanno avviato “contromisure per preservare in ogni caso qualità e quantità del cibo messo in tavola, ricorrendo alle proprie competenze nel fare la spesa e cucinare”. Come rilevato nell’indagine, la preferenza è quella di fare preferisce fare una spesa “il più possibile tricolore, con quasi 9 italiani su 10 (87,3 per cento) che acquistano prodotti che garantiscono l’italianità, perché li considerano di qualità più alta ma anche per sostenere il lavoro e l’economia nazionale”. E ancora: “Se in testa alla classifica delle strategie salva carrello c’è il ricorso a sconti e promozioni, al secondo posto si piazza il taglio degli sprechi, con una maggiore sensibilità verso la riduzione del cibo che finisce nella pattumiera con effetti economici ed ambientali, anche attraverso l’utilizzo delle ricette del giorno dopo, con la cucina degli avanzi.

Le strategie antispreco si applicano ormai a tutti i versanti – insistono – a partire dall’ufficio dove oltre un italiano su due che lavora si porta la gavetta con pasti preparati spesso con avanzi di pasti precedenti. Un’abitudine che accomuna tutte le classi di occupati dai dirigenti (porta il pranzo fai da te il 50,5 per cento) agli impiegati e insegnanti (55 per cento), dai dipendenti esecutivi (62 per cento) fino al 63,9 per cento dei lavoratori atipici”.

Infine, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, evidenzia: “Il 53,6 per cento dei cittadini compra nei mercati dei contadini con l’obiettivo di sostenere le realtà locali, ridurre l’impatto ambientale dei lunghi trasporti e garantirsi prodotti più freschi che durano di più”. Un impegno, questo, sostenuto dalla Coldiretti “con la realizzazione la più estesa rete di vendita diretta nel mondo, quindicimila agricoltori aderenti in quasi 1200 mercati lungo la Penisola dove hanno fatto la spesa 20 milioni di italiani”.

Aggiornato il 23 novembre 2023 alle ore 15:45