La settimana di Confedilizia (Podcast)

n. 34 del 18 novembre 2023

I saluti più cordiali e un ben ritrovati agli ascoltatori de “La settimana di Confedilizia”, che riporta i contributi più importanti della rassegna stampa curata dalla storica associazione della proprietà immobiliare.

Un primo argomento degno di nota riguarda il mercato immobiliare europeo, il quale, come riportato dai media, sta attraversando una fase difficile legata all’aumento dei tassi di interesse, Ciò ha determinato un arresto agli investimenti in real estate (ai minimi da dieci anni) e ai prezzi degli asset, anche se i rendimenti in media reggono.

Per quanto riguarda il settore degli affitti, il cambiamento nelle condizioni finanziarie che ha colpito le famiglie ha alimentato la domanda di case in locazione nelle grandi città, anche se le incertezze legate alle normative sulla casa hanno contribuito a ridurre drasticamente l’offerta di affitti e prodotto uno squilibrio significativo tra domanda e offerta.

I relativi valori, soprattutto per gli immobili residenziali, si prevedono in ascesa. Un impatto significativo, con una ulteriore spinta all’aumento, potrebbe derivare dalla direttiva UeCase green”, la quale, ove dovesse essere approvata, potrebbe ridurre ancora la quantità di unità disponibili in affitto e spingere i canoni al rialzo.

Novità importanti pure colte dalla stampa sono quelle contenute nel pacchetto sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri, che investe soprattutto comportamenti che provocano un particolare allarme sociale, come le occupazioni abusive di strade e ferrovie, ma anche degli immobili. Per l’occupazione abusiva degli immobili viene inserito nel Codice penale un reato ad hoc, quello di “occupazione arbitraria di immobili destinati a domicilio altrui”. Lo stesso è perseguibile a querela della persona offesa e, in caso di condanna, comporta una reclusione da due a sette anni. La norma stabilisce altresì che se l’occupante collabora all’accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l’immobile, non andrà incontro a responsabilità penale.

L’idea è soprattutto quella di velocizzare l’eventuale sfratto. Tant’è che non solo è prevista “una causa di non punibilità per l’occupante” che abbandona volontariamente l’immobile occupato e collabora con le autorità, ma anche un procedimento apposito “molto veloce” per provvedere allo sgombero. Nel dettaglio, qualora si tratti dell’unica abitazione del danneggiato, sarà consentito alle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia di intervenire direttamente (con successiva convalida di giudice e pm).

Nello stesso pacchetto è altresì previsto l’aumento delle sanzioni per chi imbratta o deturpa beni mobili e immobili con funzioni pubbliche “qualora il fatto sia commesso con la finalità di ledere l’onore, il prestigio o il decoro dell’istituzione cui il bene appartiene”.

Negli organi di informazione è ancora in evidenza il tema del Superbonus, il cui interesse nel mese di ottobre è aumentato, come dimostra l’incremento dei cantieri, soprattutto nei condomini, che hanno avviato l’87 per cento del totale dei nuovi lavori. Nel mese scorso sono state infatti presentate ben il 40 per cento in più di asseverazioni relative a interventi agevolabili con la detrazione per efficientamento energetico e sismico rispetto a settembre 2023. È quanto si desume dai dati diffusi dall’Enea, illustrati all’interno del bollettino sul Superbonus relativo al mese di ottobre 2023, che consentono di rilevare le reazioni dei contribuenti alla riduzione dell’aliquota, che tra circa 50 giorni crollerà al 70 per cento.

Altra notizia di interesse riguarda le agevolazioni per i mutui degli under 36, che rimarranno ancora utilizzabili ma senza le esenzioni fiscali. Infatti, dal prossimo anno i giovani pagheranno di nuovo la tassa di registro, l’imposta ipotecaria e quella catastale, con un conto che salirà quindi di qualche migliaio di euro. La previsione è contenuta nella Manovra 2024, ora al vaglio della Commissione Bilancio del Senato, che rifinanzia il Fondo di garanzia mutui prima casa della Consap, già prorogato fino al 31 dicembre. La conclusione del podcast è affidata al commento di Dario Fertilio, giornalista e scrittore.

Il cosiddetto “Pacchetto sicurezza”, appena approvato dal Consiglio dei ministri, mette un freno importante, giusto, alla piaga delle occupazioni abusive degli appartamenti, particolarmente odiosa per i proprietari di casa anziani, fragili e in zone degradate. Ma non affronta, non può farlo ma dovrà farlo, tutta la situazione attuale riguardante la casa, molte semplicemente perché vari aspetti la rendono impossibile, rendono quasi sconsigliabile l’investimento nell’edilizia. Primo motivo è la disparità di trattamento tra proprietario e inquilino nella risoluzione dei contratti, perché il proprietario deve aspettare anni per avere libero l’appartamento in cui ha investito, mentre l’inquilino può farlo in qualsiasi momento. L’altro aspetto è l’interpretazione creativa del diritto da parte dei magistrati, che contraddicono le loro stesse sentenze, creando evidentemente incertezza nel diritto. Se non si interverrà in questi altri due punti, lo svuotamento della proprietà in Italia continuerà ad essere tristemente attuale.

(*) Il podcast è a cura di Sandro Scoppa con la conduzione di Gianfranco Fabi

Aggiornato il 20 novembre 2023 alle ore 15:06