Giorgetti invoca una “discontinuità rispetto al passato”

Basta con le garanzie pubbliche “a pioggia”. È necessario un “cambio di passo” per mezzo di una “iniziativa di portata sistemica”, in modo tale da finanziare “la spesa per investimenti su infrastrutture di pubblico interesse”.

Parole e musica di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, nel suo intervento all’Insurance Summit 2023 organizzato dall’Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici).

Giorgetti, nello specifico, pensa a una “combinazione tra un ruolo di indirizzo generale e di garanzia parziale da parte dello Stato per attrarre capitali pazienti”, rispetto a una logica precedente, “secondo cui gli investimenti sui beni comuni si debbano fare necessariamente con finanziamenti a fondo perduto”. E ancora: “La capacità di coinvolgere le energie e le competenze di investitori interessati ad asset classes di lunga durata in campo infrastrutturale è uno degli obiettivi che intendiamo realizzare nella legislatura”. Non solo: “Le garanzie non devono essere più essere utilizzate per l’immissione a pioggia di liquidità nel sistema economico”. Bensì, dovranno “essere concessa unicamente per operazioni sostenibili e che, in assenza di quella copertura, non sarebbe possibile fare”.

Giancarlo Giorgetti, inoltre, nel corso del Festival delle Regioni, sottolinea: “Il nesso tra federalismo e libertà è il cardine per lo sviluppo del Paese attorno ai principi di sussidiarietà, emulazione e leale collaborazione”. Inoltre, invoca “una netta discontinuità rispetto al passato. Serve alzare il rendimento istituzionale, affrontare un percorso di crescita e modernizzazione, che aumenti la portata e l’efficacia dell’azione di Governo, al centro e nei territori. Servono risposte concrete, soluzioni specifiche, selezione dei progetti, efficienza organizzativa, chiari cronoprogrammi”.

Il ministro dell’Economia, tra l’altro, confessa: “Nessun altro Paese europeo presenta la differenziazione sociale, istituzionale ed economica altrettanto pronunciata quanto l’Italia. Nel nostro contesto più che altrove è difficile, e al tempo stesso importante, coniugare il decentramento decisionale con una equa ed efficiente allocazione delle risorse”.

Aggiornato il 03 ottobre 2023 alle ore 18:47