Christine Lagarde: insensibile alle critiche sul suo operato

Le autorità indipendenti che non rispondono al potere politico, ma che svolgono funzioni determinanti per l’economia, possono assumere connotati positivi o estremamente negativi. Il capo di un Governo che assume delle decisioni sbagliate può essere sfiduciato dal Parlamento e punito dagli elettori. Il governatore della Banca d’Italia, prima della Legge di riforma del 2005 sulla durata del suo mandato voluta dall’allora ministro del Tesoro Giulio Tremonti, era nominato a tempo indeterminato. Il Testo unico della Legge bancaria del 12 marzo 1936 n. 375 prevedeva la nomina senza un limite temporale del governatore della Banca centrale italiana, perché non doveva essere influenzato dal potere politico sulle scelte di politica monetaria della Banca d’Italia. Tuttavia, per convenzione, il massimo esponente di Palazzo Koch era pronto a dimettersi qualora fosse mancata la fiducia da parte del governo. Non ricordo dimissioni causate da “sfiducia” nei confronti dell’operato, in materia di manovra sui tassi d’interesse quanto l’Italia godeva dell’autonomia monetaria, dei governatori che si sono succeduti nel tempo a Via Nazionale.

La Banca centrale europea – unico istituto di emissione dell’euro e titolare della politica monetaria – è giustamente autonoma rispetto ai governi dei Paesi Ue che hanno aderito al sistema della moneta unica. Quando la moneta legale in Italia era la lira, la politica monetaria era decisa autonomamente dal governatore della Banca d’Italia. Nella Bce, dopo l’entrata in vigore dell’euro, la decisione sulla manovra sui tassi d’interesse è decisa dal Board della Bce, che è composto dal presidente della Bce dal suo vicepresidente e dai governatori delle banche centrali nazionali dei singoli Paesi Ue. L’ultimo rialzo di 25 punti base è stato deciso – dichiarazione di Christine Lagarde – da “una solida maggioranza”. Resta il dubbio sul perché i supertecnici che siedono nel Comitato esecutivo abbiano preso una decisione così contrastata che ha grande rilevanza economica e sociale. La “solida maggioranza” ha forse favorito alcuni Paesi rispetto agli altri?

L’attuale presidente della Bce è stata attaccata da buona parte del potere politico e da molti economisti per la sua politica monetaria e per l’infelice modalità di comunicazione che in molti casi ha sconcertato gli operatori di mercato. Errore che si cumula alle errate previsioni sull’inflazione. L’ossessione di perseguire l’obiettivo di un’inflazione al 2 per cento nell’area dell’euro sta, con la cura da cavallo, causando una recessione economica in Europa. La Federal Reserve statunitense, anch’essa autonoma dal potere politico, storicamente ha coadiuvato il governo Usa per sostenere l’economia americana in momenti di crisi avallando politiche economiche anticicliche. Lo statuto della Bce è stato costruito mutuando quello della Banca centrale tedesca (Bundesbank). Pur di raggiungere l’obiettivo prefissato dell’inflazione programmata è disposta a mettere in ginocchio le imprese e le famiglie che hanno contratto mutui e finanziamenti a tassi variabili. La presidente della Bce Christine Lagarde è stata nominata il primo novembre del 2019. La durata della carica di presidente della Bce è di 8 anni. Piccola nota positiva: il mandato non è rinnovabile!

Aggiornato il 19 settembre 2023 alle ore 11:03