La bolletta del gas torna a salire

Dopo tre mesi di calo continuo, la bolletta del gas diventa più cara. Lo ha confermato l’Autorità di regolazione per reti e ambiente (Arera), secondo cui quale questo aumento è dovuto al rialzo del costo in borsa del gas naturale, che è si è assestato quest’oggi a 33,21 euro a megawattora. Seppure l’ascesa del prezzo della materia prima non abbia minimamente raggiunto le vette esplorate un anno fa, secondo le associazioni di consumatori si sta profilando una stangata nel caro bolletta. Dopo la caduta libera degli ultimi mesi, la bolletta di agosto ha invertito la tendenza. L’aumento rispetto a luglio è del 2,3 per cento. “Il prezzo di riferimento del gas per il cliente tipo è pari a 90,47 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse”, aggiunge l’Arera. Si stima una stangata da 1.267 euro. Se si prende in considerazione il periodo che va da settembre 2022 ad agosto 2023, ogni famiglia per il gas avrebbe speso circa 1.472 euro al lordo delle imposte. Un calo del 12,1 per cento rispetto all’anno scorrevole precedente.

Anche per il mese di agosto è confermata per il gas la riduzione dell’Iva al 5 per cento e l’azzeramento degli oneri generali di sistema – come ricorda l’Arera – sulla base del decreto legge numero 79 del 28 giugno 2023, valido per il terzo trimestre dell’anno corrente. Ma, preso atto dell’inversione di tendenza di agosto, le associazioni dei consumatori si preoccupano in vista della stagione invernale.
Assoutenti ha confrontato la bolletta di agosto con quella dello stesso periodo del 2021 – senza considerare il 2022, quando i livelli del prezzo del gas hanno raggiunto valori incredibili – e questa risulta più alta del 6,9 per cento, ovvero poco più cara di circa 80 euro per nucleo. Rispetto al 2020 invece, il gas è salito del 50,2 per cento, pari a una maggiore spesa annuale di 424 euro a famiglia. “Al di là dell’entità dell’aumento disposto oggi da Arera, quel che ci preoccupa sono i segnali che giungono dai mercati internazionali dell’energia”, dichiara il presidente di Assoutenti Furio Truzzi. “In vista dell'arrivo dei mesi freddi e con la corsa agli accaparramenti, il rischio è quello di una impennata delle quotazioni che si riverserebbe in modo diretto sulle tariffe dei prossimi mesi e, quindi, sulle tasche degli italiani”, precisa Truzzi.

Aggiornato il 05 settembre 2023 alle ore 14:27