Bce: più controlli sulle banche

La Banca centrale europea (Bce) ha annunciato nuove misure volte a rafforzare i controlli sulla liquidità delle banche europee in seguito al significativo deflusso di depositi che a marzo ha colpito Silicon Valley Bank (Svb) e Credit Suisse.

L’Autorità bancaria europea (Eba) ha evidenziato la necessità che le autorità di vigilanza raccolgano informazioni aggiuntive e con maggiore frequenza sullo stato di salute degli istituti bancari. Sebbene le banche europee abbiano caratteristiche strategiche e patrimoniali che, secondo molti analisti, le proteggerebbero da situazioni come quelle verificatesi negli Usa e in Credit Suisse, la Bce ha ritenuto opportuno valutare come procedere in un’ottica precauzionale.

Per evitare potenziali rischi relativi al sistema bancario e, di conseguenza, finanziario, si considera anche l’ipotesi di modificare la regolamentazione riguardante il calcolo dell’Indice di liquidità di copertura (Lcr) che si adotta per misurare la capacità delle banche di far fronte a crisi di liquidità nel breve termine. Al momento, le banche europee mantengono in media un Lcr del 161 per cento, con i gruppi italiani e spagnoli sopra la media e quelli tedeschi e francesi al di sotto.

Le nuove iniziative prese in considerazione dalla Vigilanza della Bce includono la possibilità di introdurre requisiti aggiuntivi per le banche con un’elevata presenza di depositi non garantiti, ossia sopra i 100mila euro, concentrati nei conti di pochi clienti. Questi depositi non protetti, infatti, possono rappresentare un potenziale rischio per la solvibilità del sistema bancario in quanto più soggetti a essere spostati altrove, con conseguente perdita di disponibilità liquida delle banche in cui erano detenuti, come hanno dimostrato le società fintech clienti di Svb.

La Bce definisce già ora misure quantitative di capitale e liquidità e altri provvedimenti di supervisione bancaria sulla base di valutazioni effettuate tramite procedure note come Srep (Supervisory review and evaluation process). Tali valutazioni considerano aspetti legati alla liquidità, al capitale e alle politiche di gestione degli istituti bancari; quindi, l’intenzione della Banca centrale europea è esercitare un potere di cui già dispone dando un ruolo maggiore all’incidenza che la disponibilità di fondi ha nelle sue analisi.

“I recenti sviluppi del mercato, in particolare la velocità di trasmissione delle informazioni e delle decisioni finanziarie da parte di depositanti e altri operatori, confermano la necessità di prestare maggiore attenzione alle prospettive di liquidità e di rischio di finanziamento del settore”, ha sottolineato la Bce nel suo rapporto all’Eurogruppo. Inoltre, saranno effettuate ispezioni mirate in loco, se necessario, al fine di individuare eventuali carenze e istituzioni particolarmente vulnerabili sulle quali adottare misure di vigilanza adeguate.

Questi provvedimenti rappresentano uno sforzo della Bce per garantire stabilità nel sistema bancario e finanziario dell’Eurozona, consentendo alle banche di affrontare eventuali situazioni di stress e proteggere sia i depositanti, sia gli investitori. La vigilanza costante e il rafforzamento dei controlli saranno fondamentali per il mantenimento dell’integrità del sistema bancario europeo anche di fronte a potenziali sfide future.

Aggiornato il 20 luglio 2023 alle ore 17:17