L’inflazione a giugno continua a rallentare

L’inflazione, in Italia, continua a rallentare. La guerra in Ucraina, gli strascichi della pandemia di Covid e la crisi delle materie prime non hanno dato tregua all’economia dello Stivale (e del mondo, a dire il vero), ma giugno è stato un mese positivo, segnando la prima variazione congiunturale nulla da maggio 2021. Secondo le stime preliminari dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) – al lordo dei tabacchi e prodotti derivati sottoposti al monopolio statale – registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4 per cento su base annua. L’aumento per il mese di maggio era stato del 7,6 per cento, confermando il trend discendente. “A giugno – commenta l’Istat – l’inflazione mostra una netta decelerazione, in un quadro di stabilità dei prezzi al consumo sul piano congiunturale. Il rallentamento dell’inflazione continua a essere fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici”. A giugno, secondo l’Istituto, ha rallentato anche il costo del carrello della spesa.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona compongono il cosiddetto carrello, sul quale l’inflazione sta lentamente allentando la presa, lasciando spazio per respirare alle famiglie. Secondo le stime preliminari dell’Istat, il costo di questi prodotti ha rallentato in termini tendenziali, da un più 11,2 per cento a un più 10,7 per cento. Anche per i prodotti ad alta frequenza d’acquisto è stata rilevata una tendenza inflazionistica al ribasso, dal 7,1 per cento al 5,8 per cento. Nello specifico, calano i prezzi degli alimenti lavorati (da più 13,2 per cento a più 11,9 per cento), dei servizi relativi ai trasporti (da più 5,6 per cento a più 3,8 per cento), degli altri beni (da più 5 per cento a più 4,8 per cento), dei servizi ricreativi, culturali e cura della persona (da più 6,7 per cento a più 6,5 per cento). Per contro, l’Istituto registra rialzi negli alimentari non lavorati (da più 8,8 per cento a più 9,6 per cento).

Aggiornato il 28 giugno 2023 alle ore 17:08