L’esposizione ai rischi di liquidità

La crisi sanitaria dettata dal Covid-19 ha portato con sé alcune ripercussioni psicologiche e comportamentali che hanno determinato un aumento del risparmio in via precauzionale di buona parte delle famiglie e delle imprese italiane. Questi eventi hanno portato a una radicale modifica del portafoglio delle famiglie, dando maggior peso alla liquidità. Sebbene il Covid-19, nel 2020, abbia portato una forte contrazione del reddito disponibile delle famiglie consumatrici pari a una riduzione del -2,8 per cento e sebbene abbia anche colpito, in senso negativo, il potere d’acquisto, e quindi il reddito reale, del -2,6 per cento, l’Abi (Associazione bancaria italiana) ha riscontrato un notevole incremento di liquidità sui conti correnti. Le famiglie italiane hanno incrementato il risparmio in forma di liquidità per far fronte a eventuali e futuri imprevisti derivanti dalla recente crisi sanitaria, come se implicitamente abbiano voluto creare una sorta di ombrello protettivo sotto forma di aumento di risparmio.

Infatti, la spesa per i consumi finali delle famiglie ha subito una notevole compressione, pari al -10,9 per cento (sia causata in maniera diretta dal lockdown e da tutte le misure restrittive, che in maniera indiretta dall’aumento esponenziale dei prezzi relativi al consumo). Per questo motivo si è generato un sostenuto incremento della quota di reddito destinata al risparmio, passata dall’8,2 per cento del 2019 al 15,8 per cento del 2020 (quasi raddoppiato). Come riporta l’Abi, nell’anno 2020 la sola liquidità nei conti correnti ammontava a 1.715 miliardi di euro, segnando un aumento del 32,5 per cento rispetto all’anno precedente (2019 – pari a 1.294 miliardi di euro). Alla fine del 2021 questa liquidità ha superato i duemila miliardi. Ma quali sono i rischi che un risparmiatore decide implicitamente di assumere con la detenzione di liquidità sul conto corrente?

Sono almeno tre:

1) rendimenti spesso nulli oppure persino negativi;

2) l’inflazione;

3) facilità di aggressione da parte dei creditori.

Spesso lasciare un sostanzioso importo bloccato sul conto corrente rischia di non produrre alcuna utilità, anzi di ridurla. Negli ultimi anni si sono registrati delle forti riduzioni dei tassi d’interesse dei conti correnti, tali da compromettere i vantaggi che un tempo erano sicuri. Ad oggi, risulta impossibile trovare un conto corrente con tassi attivi, per poter ottenere – pur blandi – rendimenti positivi è necessario quanto meno orientarsi verso l’utilizzo di conti deposito. Ritenere che la detenzione di liquidità non comporti rischi è un grave errore. Uno dei pericoli principali, specialmente in questo periodo, è dovuto all’inflazione. Ad oggi il tasso di inflazione ha raggiunto cifre che ormai non si vedevano da diversi anni. Nell’Eurozona siamo arrivati a colori molto vicino all’8 per cento. Questo significa forte riduzione del valore di acquisto e svalutazione delle disponibilità finanziare detenute sui conti.

Un ulteriore rischio derivante dalla detenzione di tali attività deriva dal fatto che sono facilmente aggredibili, per esempio dai creditori. Questi ultimi possono attivarsi tramite delle azioni esecutive individuali come per esempio il pignoramento. In tal caso nulla di più facile per il creditore sarà effettuare un cosiddetto pignoramento presso terzi, ovvero presso la banca-finanziaria depositaria delle somme del debitore. È bene pertanto mettere in atto delle strategie in grado di poter superare almeno parzialmente i rischi derivanti dalla detenzione di tale liquidità cercando soluzioni e alternative valide e in linea con le nostre caratteristiche. Sicuramente il concetto di diversificazione deve rappresentare il “must” rispetto a qualsiasi tipo di strategia da mettere in atto sia in termini di asset patrimoniale e finanziario sia in termini di prodotti finanziari da prendere in esame. Importante risulta anche prendere in seria considerazione la creazione di un adeguato passaggio generazionale, sia per motivi fiscali che per motivi di protezione del patrimonio. Chiaramente, come sempre, per attivare la giusta strategia occorre affiancarsi a professionisti seri e affidabili, in grado di cucire il vestito su misura per le nostre esigenze.

Aggiornato il 21 giugno 2023 alle ore 10:50