Stop sciopero benzinai, Urso: “Apprezzato l’impegno del Governo”

Al termine di “un ulteriore confronto, a livello tecnico, sulle proposte illustrare dal ministro Adolfo Urso e contenute nell’emendamento che sarà presentato dal governo agli uffici della Camera, tutte le associazioni hanno deciso di annullare la seconda giornata di sciopero, confermando l’intenzione di continuare il dialogo che si è aperto con il Governo”.

Questa una nota del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Lo sciopero dei benzinai, così, si ferma a metà strada dopo le prime 24 ore anche per i gestori di Fegica e di Figisc-Anisa Confcommercio. Le sigle, da par loro, specificano che restano molte criticità e che la decisione è presa per favorire i cittadini. “Uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto”. I distributori, quindi, hanno iniziato a riaprire.

Il ministro Adolfo Urso, intanto, commenta: “È stato apprezzato l’impegno continuo del Governo a migliorare il testo del decreto legge, che mantiene fisso il principio della trasparenza a beneficio sia dei consumatori che degli stessi gestori. Soprattutto, è stata riconosciuta l’importanza dell’insediamento di un tavolo permanente per il riordino complessivo del settore, a cui bisogna riconoscere il lavoro quotidiano al servizio dei cittadini, come nel periodo della pandemia”. Allo stesso tempo, come spiega il ministro, rimane l’obbligo di esposizione dei cartelli con l’indicazione del prezzo medio regionale, mentre sulle autostrade sarà mostrato il prezzo medio nazionale autostradale. Le altre modifiche, già paventate dal ministro Urso, saranno relative ad alcuni aspetti delle sanzioni e delle modalità di comunicazione dei dati. Il ministero svilupperà anche una app gratuita per i consumatori.

Diversa la reazione di Assoutenti che, per voce del presidente Furio Truzzi, specifica: “Mentre i benzinai facevano una figuraccia, con una spaccatura sullo sciopero tra le varie sigle e la revoca decisa a poche ore dall’inizio della protesta, gli automobilisti che hanno fatto il pieno per non ritrovarsi a secco hanno dovuto subire repentini aumenti dei prezzi alla pompa, saliti in alcuni casi anche di 10 centesimi di euro, con un aggravio fino a +5 euro sul pieno. Un fatto gravissimo che ci ha portato a presentare un esposto a Mister Prezzi e al Governo, nella persona del ministro Adolfo Urso, in cui si chiede di aprire una indagine su quanto accaduto e sanzionare quei soggetti, siano essi benzinai o compagnie petrolifere, che hanno approfittato della situazione per aumentare ingiustificatamente i listini al pubblico”.

Aggiornato il 26 gennaio 2023 alle ore 13:44