“Nonostante i prezzi di molti prodotti e servizi siano cresciuti notevolmente rispetto allo scorso anno, e malgrado molte famiglie siano in difficoltà economica, gli italiani non rinunceranno del tutto ai regali di Natale, anche se con una maggiore attenzione al risparmio e all’ambiente”.
Questo quanto reso noto da Federconsumatori, che aggiunge: “Oltre 12 milioni di italiani, circa il 27 per cento in più rispetto allo scorso anno, hanno deciso di anticipare lo shopping natalizio nella settimana del Black Friday approfittando degli sconti, specialmente per i regali più costosi”.
In base alle stime effettuate dall’Osservatorio nazionale Federconsumatori, “la spesa media a persona, tra chi effettuerà acquisti, sarà di 168 euro. I regali saranno effettuati online (canale privilegiato dal 70 per cento degli acquirenti più giovani) e presso i negozi della propria città.
È interessante notare, però, che rispetto al 2021 la percentuale di cittadini che non farà alcun regalo cresce del +6 per cento”.
Sono molto in voga questo Natale “i regali nel settore alimentare. A tal proposito si privilegeranno gli acquisti presso negozi di vicinato o punti vendita che commercializzano prodotti tipici e a chilometri zero. Dando, invece, uno sguardo ai rincari emerge un aumento medio dei prezzi del 17 per cento. A segnare gli aumenti maggiori – è stato rivelato – sono i costi degli alberi sintetici per decorare la propria abitazione e degli addobbi tipici del Natale: rispettivamente lievitati, rispetto allo scorso anno, dal +24 per cento al +27 per cento i primi e da +12 per cento al +30 per cento i secondi”.
Lievitano particolarmente “anche i prezzi dei prodotti scelti come presenti “low cost” (fino al +50 per cento) e dei giocattoli (dal +5 per cento al +41 per cento), degli articoli da regalo più tradizionali (dal +4 per cento al +25 per cento) e gli hi-tech (fino al +25 per cento)”.
“Per quanto riguarda gli orientamenti degli italiani in tema di regali, la scelta si basa principalmente sul criterio del costo. Tra i doni più richiesti – hanno rimarcato – sono presenti gli articoli tecnologici, piccoli viaggi, libri, soldi o gift card da spendere in centri commerciali o singoli negozi, oltre ai classici vestiti. Semplice, ma sempre molto richiesto resta il buono o la gift card per accedere a piattaforme di streaming per vedere film, serie tv o ascoltare musica”.
I generi alimentari della tradizione natalizia meritano un discorso a parte: il loro aumento varia da un minimo del +2 per cento a picchi del +52 per cento, a causa anche della spinta dovuta agli aumenti registrati sui prezzi di molte merci e materie prime. Nonostante i rincari, gli italiani non sono disposti a ridimensionare la spesa in alimenti da mettere in tavola o da offrire in dono, sebbene si attenda un atteggiamento estremamente previdente su tutti gli altri acquisti”.
“Anche il criterio della sostenibilità prende sempre più piede: circa l’85 per cento degli italiani considera i prodotti “verdi” più innovativi e qualitativamente più elevati. Non a caso – hanno notato da Federconsumatori – il 2022 è segnato da un Natale in cui vince il parametro dell’utilità e della qualità, rendendo protagonista delle feste proprio l’enogastronomia di qualità e il made in Italy: ricercatissimi sono i “regali food” come miele (con circa il +300 per cento di richieste), vini, formaggi, prodotti tipici e creazioni culinarie home made (marmellate, biscotti, liquori aromatizzati), ma anche corsi di cucina, percorsi degustazione e kit per cene all’altezza di ristoranti stellati”.
Aggiornato il 15 dicembre 2022 alle ore 15:54