Ue: tetto al contante a 10mila euro, mazzata per la sinistra

Una mazzata per la sinistra. Nell’Unione europea si fissa il tetto massimo a 10mila euro per il pagamento in contanti. Una notizia che rischia di entrare a gamba testa nella discussione politica presente nel nostro Paese, dove divampa la querelle sull’obbligo di accettare pagamenti con carta o bancomat a cominciare dai 60 euro. E soprattutto, dove l’innalzamento del tetto al contante – dagli attuali 2mila ai 5mila euro previsti dal primo gennaio – ha scatenato contro l’Esecutivo l’ira sinistra.

Intanto, il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, twitta: “Bene, anche l’Europa conferma la libertà di usare il proprio denaro come si vuole, raddoppiando addirittura il tetto all’uso del contante previsto dal Governo italiano da 5 a 10mila euro. Sinistri e critici in silenzio oggi?”.

Nel dettaglio, l’importo dei 10mila euro rappresenta uno dei punti che il Consiglio dell’Ue concorda nella posizione negoziale sul regolamento antiriciclaggio (Aml) e la nuova direttiva (Amld6), recependo così l’indicazione giunta a luglio dalla Commissione. Previste, pure, misure di verifica della clientela per gli operatori sulle criptovalute quando effettuano transazioni che superano i mille euro. Regole, peraltro, anche per quanti commerciano metalli preziosi, pietre preziose e beni culturali, così come gioiellieri, gli orologiai e gli orafi.

Da segnalare, infine, che il regolamento antiriciclaggio insieme alla nuova direttiva, con la proposta sul regolamento sul trasferimento di fondi, su cui è stata trovata la quadra con il Parlamento europeo, comporranno il nuovo regolamento antiriciclaggio dell’Ue, una volta adottato.

Aggiornato il 09 dicembre 2022 alle ore 12:00