Noleggio e abbonamento: le due tendenze di mercato

I settori dei noleggi e degli abbonamenti sono in crescita. Come sottolinea il quotidiano francese Le Monde, “nessun settore esclude più il modello di abbonamento: si può sottoscrivere un abbonamento con Porsche per cambiare veicolo a piacere secondo i propri desideri, a Breitling per cambiare regolarmente l’orologio al polso, o presso HP per rinnovare le cartucce d’inchiostro della stampante”. Il mercato economico degli “abbonamenti” potrebbe crescere in media del 18 per cento all’anno fino al 2025 per raggiungere 1,5 trilioni di dollari pari (1.536 miliardi di euro). Le Monde cita anche il caso del commercio di Poiscaille, per la vendita di pesce e frutti di mare, servizio attraverso il quale “l’azienda promette e garantisce consegne rapide e prodotti freschi”. Anche se non è ancora redditizio, questo metodo conta già 21mila clienti e ne prevede 80mila entro il 2026. E per Charles Guirriec, fondatore della start-up, “il modello di noleggio permette di gestire la variabilità dei costi” in un mercato dove i prezzi sono naturalmente fluttuanti.

Il quotidiano parigino racconta anche che l’inventore del sistema denominato Saas (Software as a service) è del signor Tien Tzuo che nel 2008 “ha lanciato la sua azienda, Zuora, con il progetto di offrire alle aziende che desiderano offrire modelli di abbonamento tutti gli strumenti necessari: “All’epoca eravamo presi per matti, compravamo ancora Cd, Dvd, libri, tante cose per le quali ora abbiamo soluzioni digitali”, spiega Tzuo.

I modelli sono noti e di successo: Netflix, Amazon Prime, Deezer, Spotify. Tra i clienti francesi di Zuora c’è ad esempio il marchio sportivo Decathlon, marchio secondo il quale il commercio sostenibile (riparazione, noleggio, seconda vita dei prodotti) potrà presto rappresentare il 15 per cento del proprio reddito. Come sostiene Gabriel Dabi-Schwebel, fondatore dell'agenzia di mail corketing 1min30, “se oggi un produttore offre una macchina in abbonamento, preferirebbe che durasse a lungo, mentre una volta venduta è meglio che si rompa presto”. In pratica: “Se Netflix non rinnova i contenuti, forse disdirò il mio abbonamento”.

Aggiornato il 25 ottobre 2022 alle ore 10:44