Debito cattivo e debito buono
Il Governo di centrodestra, che probabilmente si insedierà dopo le elezioni politiche del 25 settembre prossimo, dovrà affrontare una situazione economica, finanziaria e sociale decisamente critica. È l’eredità, alla quale non si può rinunciare, lasciata da una legislatura che si è caratterizzata per la crescita di oltre 400 miliardi di euro di nuovo debito. Indebitare un Paese è sempre un fattore negativo, in quanto l’ulteriore indebitamento ricadrà inesorabilmente sulle future generazioni. Se derogare a una sana gestione delle finanze pubbliche poteva essere tollerato per l’emergenza pandemica causata dal Coronavirus, è inaccettabile la creazione di nuovo debito per dare sovvenzioni a raggera a tutti, utilizzando mezzi finanziari presi a prestito.
Lo Stato non può indebitarsi all’infinito; e se è costretto a chiedere finanziamenti, questi devono essere impiegati in investimenti in infrastrutture strategiche, come ad esempio il ponte sullo stretto di Messina. Prima o dopo i mercati finanziari chiederanno il conto! Elargire bonus è come curare un cancro utilizzando l’aspirina. La terapia dev’essere necessariamente più invasiva per fronteggiare il tumore. Il Governo di centrodestra, al quale non sarà perdonato nulla, dopo aver ottenuto la fiducia ed essere entrato nella pienezza dei poteri dovrà, senza alcun indugio, fare una gigantesca operazione di trasparenza e di verità sulle cause della crescita del debito e il conseguente effetto sull’economia reale.
Il debito sovrano drena liquidità dal sistema economico in quanto risulta essere più vantaggioso per il risparmiatore investire i propri risparmi in titoli pubblici piuttosto che orientare i propri capitali verso investimenti alternativi di borsa e, quindi, nel settore produttivo. Se i risultati elettorali confermeranno i sondaggi, la coalizione di centrodestra avrà una larga e solida maggioranza nei due rami del Parlamento. Si prospetta un Governo di legislatura che potrà attuare il programma sottoposto al vaglio degli elettori. L’opposizione di sinistra sarà feroce. Il nuovo governo non potrà contare sulla benevolenza delle cancellerie europee che si metteranno di traverso per ostacolare il nuovo Esecutivo.
Il problema che dovrà affrontare nell’elaborare la Legge di stabilità è quello di porre rimedio alla politica scellerata di finanza pubblica operata dai Governi a trazione pentastellata. Lo stesso Governo “dei migliori”, alla cui Presidenza del Consiglio siede Mario Draghi, ha perpetuato la dissennata politica delle sovvenzioni a pioggia aggravando i conti pubblici. Politica attuata con il fine ultimo di farsi eleggere alla Presidenza della Repubblica. L’attuale opposizione a ulteriori scostamenti di bilancio da parte di Mario Draghi è il tentativo in extremis di salvare la faccia. Sa benissimo che anche il suo Esecutivo ha creato debito cattivo. No a scostamenti di bilancio che non siano risolutivi dei reali problemi del Paese!
Aggiornato il 14 settembre 2022 alle ore 10:36