L’usura è un reato, certo, ma anche un “fenomeno che penalizza lo sviluppo delle imprese e frena la crescita”. Questo quanto emerso nei dati forniti dall’Ufficio Studi di Confcommercio. Secondo le stime raccolte “l’11 per cento degli imprenditori ha avuto notizia diretta di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività. Il 17,7 per cento degli imprenditori è molto preoccupato per il rischio di esposizione a usura e racket. Un timore che è più elevato nelle grandi città (22 per cento), al Sud (19,1 per cento) e per le imprese del commercio al dettaglio non alimentare (per il 20 per cento)”.
Non solo: “Di fronte all’usura e al racket, il 58,4 per cento degli imprenditori ritiene che si dovrebbe denunciare, il 33,6 per cento dichiara che non saprebbe cosa fare, il 6,4 per cento – ha proseguito il report – pensa di non poter fare nulla. Il dato è più marcato al Sud dove si rileva una sorta di polarizzazione dei comportamenti, con accentuazioni maggiori sia di imprenditori che sporgerebbero denuncia (66,7 per cento) che di quelli che al contrario “non saprebbero cosa fare” (41 per cento) o che pensano che “non ci sarebbe nulla da fare” (9,1 per cento). Una dicotomia determinata probabilmente dalla maggiore esposizione ai fenomeni criminali al Sud rispetto al Nord. Una minore propensione a denunciare si registra nelle città di medie e grandi dimensioni (intorno al 52 per cento gli imprenditori che indicano la denuncia), mentre nei centri abitati con meno di 10mila abitanti è più accentuata l’incapacità di reagire rispetto a questi fenomeni (il 42,1 per cento degli imprenditori dichiara che non saprebbe cosa fare)”.
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, durante il suo intervento alla nona edizione della Giornata della Legalità organizzata dall’associazione, ha commentato: “La crisi della pandemia e quella dei costi generati dalla guerra sono un vero e proprio detonatore dell’usura, che trova il terreno ideale in un sistema di imprese reso più fragile e più esposto a causa di una drastica riduzione del volume d’affari, della mancanza di liquidità e di una sostanziale difficoltà di accesso al credito. L’usura – ha proseguito – è un fenomeno percepito in aumento da oltre il 27 per cento degli imprenditori, una quota superiore di oltre 14 punti in più rispetto al 2019”.
Aggiornato il 21 aprile 2022 alle ore 13:50